βρυκόλακας (vrykolakas) il Vampiro Greco (seconda parte)

Ciao a tutti, oggi torniamo a parlare di vampiri con la seconda parte βρυκόλακας (vrykolakas) il Vampiro Greco

βρυκόλακας (vrykolakas) il Vampiro Greco (seconda parte)

Il βρυκόλακας è un vampiro del folclore del greco he deriva direttamente dalla figura del Vampiro del mito Greco classico.

Secondo la tradizione, i βρυκόλακας sono persone maledette a causa della loro vita immorale oppure per una scomunica, per essere stati seppelliti in terra sconsacrata o per aver mangiato la carne di una pecora uccisa da un lupo mannaro.

Il loro corpo non si decompone dopo la morte, ma la pelle diventa coriacea e tesa fino ad essere in grado di risuonare come quella di un tamburo se battuta; infestano i cimiteri di notte, ma si possono anche incontrare sui campi e le strade a mezzogiorno; emettono urla spaventose, ma solo una volta per notte.

Come liberarsi da un βρυκόλακας

Possono essere uccisi esclusivamente di sabato (l’unico giorno in cui queste creature rimangono nella loro tomba) in diversi modi che includono lo smembramento, la decapitazione e l’incenerizione del corpo (Izzo, 1989; Arthen, 1998).

βρυκόλακας (vrykolakas) il Vampiro Greco (seconda parte)

Per alimentarsi, il βρυκόλακας uccide neonati, bambini o donne in stato di gravidanza, introducendosi di notte nelle case e schiacciando o soffocando a morte la propria vittima; il mostro condivide, in tal senso, anche alcuni aspetti caratteristici dell’incubo e la lamia.

Il consumo di sangue

Tratto comune, ma non necessario del vampirismo – è, nel caso del βρυκόλακας, un aspetto marginale del racconto, ma la creatura rientra ancora pienamente nell’immaginario mitologico e folkloristico del vampiro perché, come ogni vampiro, trae il proprio sostentamento dal prosciugamento della forza vitale degli esseri viventi (Arthen, 1998).

La diffusione del βρυκόλακας

βρυκόλακας (vrykolakas) il Vampiro Greco (seconda parte)

La fede nei βρυκόλακας era ancora comune in Grecia durante la seconda guerra mondiale, specialmente nelle zone rurali. Durante la Grande Carestia nel 1941-42, dove circa 300.000 greci morirono di fame, i cimiteri erano così pieni che molte famiglie furono costrette a seppellire i loro cari fuori dai cimiteri.

βρυκόλακας (vrykolakas) il Vampiro Greco (seconda parte)

Così tante persone morirono di fame durante la Grande Carestia che i funzionari dello Stato ellenico collaborazionista presero a raccogliere i cadaveri e scaricarli in fosse comuni.

Poiché si credeva che coloro che erano stati sepolti in un terreno non consacrato tornassero a perseguitare i vivi come βρυκόλακας , questa possibilità ha causato molta angoscia a quelle famiglie che non erano in grado di seppellire i loro morti nei cimiteri della chiesa, e alcune famiglie hanno preso misure preventive per impedire ai loro cari di diventare βρυκόλακας come decapitare i loro cadaveri.

I βρυκόλακας

Essi non devono essere confusi con i vampiri di Europa orientale, che hanno le proprie tradizioni.

Le tradizioni dei vampiri in Romania sono meglio conosciute dal grande pubblico, e le ricche tradizioni greche dei vampiri (βρυκόλακας o vourvoulakes), che esistevano in tutta la Grecia e nell’Asia centrale (ad esempio il Ponto), vengono ignorate

Siamo giunti alla fine del viaggio nel mondo del Vampiro Greco, spero vi sia piaciuto,

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Alla prossima  🖖

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

7 Risposte a “βρυκόλακας (vrykolakas) il Vampiro Greco (seconda parte)”

  1. Incredibile, un’usanza così antica in vigore fino a non molto tempo fa, forse tutt’ora in Grecia non hanno superato del tutto la cosa, ricordiamo che loro hanno avuto e sono i depositari di una cultura così antica da sfuggire alle spire del tempo stesso, come anche in Transilvania, ci sono luoghi in questo mondo intrisi del magico potere del mistico, noi cerchiamo di sfatare i miti dicendoci che sono tutte storie….Ho sempre pensato che nelle leggende un fondo di verità c’è sempre, perchè noi uomini moderni non siamo che i discendenti, di quegli stessi che fino a poco tempo fa seppellivano i propri cari fuori dal cimitero, perchè si teme il loro ritorno sottoforma di non-morto, prima o poi non è detto che il passato non venga a bussare alla nostra porta.
    Un articolo molto istruttivo

  2. Effettivamente, pur avendo studiato filosofia antica non avevo mai sentito parlare del mito greco dei vampiri.
    Agghiacciante per certi aspetti, ma interessante!

  3. Mi è piaciuto il viaggio nella storia di questa creatura dell’oltretomba. Credevo che l’origine della storia dei vampiri fosse ricondubile solo all’Est Europa. Invece ho scoperto elementi ed aspetti nuovi e curiosi sulle sue radici.
    Maria Domenica

  4. Sto apprezzando davvero molto questo excursus sulle varie tradizioni, leggende e storie dei vampiri nel mondo e nella storia. Dev’essere stato davvero un brutto periodo quello della Grande Carestia, non solo per il periodo storico in sé ma anche per il pensiero che andava ai defunti che sarebbero potuti tornare come vampiri.

  5. Troppo affascinante. I vampiri sono esseri che da sempre sollecitano la curiosità. Interessantissimo leggere delle varie leggende che girano attorno a questa figura. Grazie per l’articolo.

  6. Credo di aver letto sia l’articolo precedente che i successivi, questo invece me lo ero proprio persa! Complimenti, un’analisi molto interessante, in poche parole riesci a raccogliere una pletora di informazioni che a me mancavano totalmente! Spero di poter leggere altro in merito!

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