Fate Zero (Anime) Recensione

Ciao a tutti.

Come vi ho prudentemente promesso cominciamo ad analizzare ogni anime della serie Fate, andremo in ordine di visione. Quindi oggi vi parlerò di Fate Zero che tra tutte é anche la mia preferita.

Fate Zero (Anime)

Scheda Fate Zero

  • Titolo originale: Fate/Zero
  • Titolo inglese: Fate/Zero
  • Nazionalità: Giappone
  • Categoria: Serie TV 
  • Genere: Azione, Combattimento, Drammatico, Guerra, Magia, Soprannaturale.
  • Anno: 2011 – 2012
  • Tratto da: Light novel (SEINEN= 18+)
  • Episodi: 25
  • Stato in patria: completato
  • Stato in Italia: completo
  • Disponibilità: Netflix 
  • Link alternativo: streaming
Fate Zero (Anime)

Trama Fate Zero

Con la promessa di concedere qualsiasi desiderio, l’onnipotente Santo Graal ha provocato tre guerre nel passato, ciascuna troppo crudele e feroce per lasciare un vincitore. Nonostante ciò, la ricca famiglia Einzbern è sicura che la Quarta Guerra del Santo Graal sarà diversa dalle precendenti e assume l’odiato “Magus Killer” Kiritsugu Emiya dandogli in sposa la loro unica figlia Irisviel come contratto vincolante. Kiritsugu ora si trova al centro di un feroce gioco di sopravvivenza, affrontando altri sei partecipanti (master), ciascuno armato di un antico spirito eroico (servant), alimentato da desideri e ideali unici. Accompagnato dalla sua Saber, il famigerato mercenario trova presto il suo più grande avversario in Kirei Kotomine, un prete che cerca la salvezza dal vuoto dentro di sé. Una vera e propria battaglia, dove la sopravvivenza non sarà garantita per nessuno.

Ambientazione:

Gli eventi di Fate/Zero accadono 10 anni prima di Fate/stay night, durante la quarta Guerra del Santo Graal nella città di Fuyuki. Istituita dalle famiglie degli Einzbern, Tohsaka e Matou, questa guerra coinvolge sette Master e sette Servant di diverse classi: Saber, Archer, Lancer, Berserker, Rider, Caster e Assassin.

Personaggi Fate Zero:

Tutti i personaggi sono protagonisti della serie che siano Master o Servant.

Master:
Kiritsugu Emiya

Kiritsugu Emiya:  Maestr di Saber . Spietato assassino abile nel dare la caccia a maghi eretici, Kiritsugu adotta una strategia per sfruttare il punto debole di un mago usando la tecnologia. La famiglia Einzbern adottò Kiritsugu come loro maestro nella guerra del Graal nel disperato tentativo di superare la mancanza di magia orientata alla battaglia della loro famiglia.

Irisviel von Einzbern

Irisviel von Einzbern: La madre di Illyasviel von Einzbern e la moglie di Kiritsugu, Irisviel, o Iris, è una delle eroine della storia. Un prototipo di homunculus creato dalla famiglia Einzbern con l’idea di dare alla luce un homunculus definitivo.

Kirei Kotomine

Kirei Kotomine: Maestr degli Assassini , Kotomine ha studiato magia sotto Tokiomi e inizialmente fa tutto ciò che gli viene chiesto di fare per promuovere gli obiettivi di Tokiomi nella guerra. 

Tokiomi Tohsaka

Tokiomi Tohsaka: Padre di Rin Tohsaka e Sakura Matou , Tohsaka Tokiomi è il Maestr di Archer , che condivide il suo debole per essere arrogante e manipolatore. Tokiomi fa in modo che Kotomine Kirei sia il suo “allievo” al fine di promuovere le sue ambizioni all’interno della guerra.

Aoi Tohsaka

Aoi Tohsaka: Madre di Rin Tohsaka e Sakura Matou , Aoi è l’amica d’infanzia del Maestro Matou,  Kariya Matou . Sebbene sia devastata dalla decisione di Tokiomi di adottare Sakura, accetta tranquillamente la decisione come moglie di un mago.

Waver Velvet

Waver Velvet: Master di Rider e il futuro Lord El-Melloi II. Waver ruba l’artefatto del suo insegnante e lo usa per evocare Rider in un piano per usare il Graal per costringere l’Associazione Magus a riconoscere il suo genio. 

Maiya Hisau

Maiya Hisau: Fedele assistente di Kiritsugu Emiya , sebbene Hisau Maiya non sia il suo vero nome. È fredda e professionale, anche se nutre un debole per Kiritsugu. 

Kariya Matou

Kariya Matou: Zio di Shinji Matou , Master di Berserker , Kariya fa un patto con suo padre  Zouken Matou che vincerà la Guerra del Graal in cambio della libertà di Sakura Matou . 

Ryuunosuke Uryuu

Ryuunosuke Uryuu: Master di Caster , Ryuunosuke è un killer psicotico che evoca Caster dopo aver ucciso una famiglia e aver usato il loro sangue come componente nel rituale di evocazione. 

Kayneth El-Melloi Archibald

Kayneth El-Melloi Archibald: Master di Lancer e nobile di quinta generazione dell’Associazione Magus. Il suo artefatto viene rubato da Waver Velvet, ma riesce a evocare Lancer usando un secondo catalizzatore. 

Sola-Ui Nuada-Re Sophia-Ri

Sola-Ui Nuada-Re Sophia-Ri: Figlia del capo della divisione di evocazione spirituale, Sola-Ui è fidanzata con Kayneth a seguito di un accordo strategico di matrimonio e la decisione della sua famiglia di affidare invece il loro stemma a suo fratello. 

Risei Kotomine

Risei Kotomine: Il padre ottantenne di Kirei Kotomine, sacerdote nella Chiesa e regolatore della quarta guerra del Santo Graal. 

Servant
Saber - Artoria Pendragon - Fate Zero

Saber: Artoria Pendragon (Re Artù Pendragon della tavola rotonda in questo anime diventa una donna) . Conosciuta come il Re dei Cavalieri, mantiene un alto codice d’onore. Sebbene lei e Kiritsugu siano la servant e il master che cercano lo stesso obiettivo finale della pace.

Fate Zero - Archer -Gilgamesh

Archer: Gilgamesh fatica a collaborare con l suo Master Tokiomi. Pur rispettando gli altri servant li tratta tutti con sufficienza.

Fate Zero - Lancer -Diarmuid Ua Duibhne

Lancer: Diarmuid Ua Duibhne, un Servant può contrastare le abilità di Saber e Berserker. Come cavaliere, ha un forte senso dell’onore in battaglia e lealtà al suo master. 

Fate Zero - Rider -Iskander

Rider: Iskander (Alessandro Magno), il re dei conquistatori, che desidera sconfiggere in particolare Saber e Lancer. 

Fate Zero - Caster -Barbablù (Gilles de Rais)

Caster: Barbablù (Gilles de Rais), un servo che trae piacere dal fornire prima alle sue vittime un momento di sollievo prima di terrorizzarle e poi ucciderle. Si lega al suo Master Ryuunosuke attraverso metodi di omicidio eccessivamente stravaganti e poco ortodossi.

Fate Zero - Berserker -Lancelot du Lac

Berserker: Lancelot du Lac (precedentemente noto come Black Knight ), un Servant che possiede la capacità di usare praticamente qualsiasi oggetto come Noble Phantasm, permettendogli di abbinare Gilgamesh in combattimento. 

Fate Zero Assassin

Assassin: è in realtà composto da diverse personalità di uno Spirito Eroico manifestato in diversi corpi. Agiscono come agenti di ricognizione per Tokiomi e Kirei.

Opinione Personale:

Sono poche le storie che riescono a unire magistralmente epicità e dramma in un tripudio dagli echi shakespeariani: Fate Zero è una di queste storie.

Va da subito detto che questo non è “Fate/Stay Night”, soprattutto nei toni e nei contenuti; se “Fate/Stay Night” é uno splendido racconto di eroismo ed epicità, “Fate/Zero” ne è l’esatto opposto. Il racconto di Urobuchi mette sul tavolo una serie di personaggi complessi, contorti e a modo loro disturbati, soffermandosi sulle loro motivazioni e sui traumi che li hanno portati a partecipare alla guerra del Graal.

La premessa generale è la stessa delle altre serie: sette Servant, spiriti eroici provenienti da tutte le epoche storiche, e altrettanti Master si sfidano in una feroce battaglia per conquistare il Santo Graal, oggetto capace di esaudire un sogno a testa per il Master ed il Servant vincitori.
Non posso analizzare le cose più di tanto perché l’opera si commenta da sé per quanto è bella. C’è di tutto: ogni personaggio ha una grande forza d’impatto, combattimenti fatti benissimo, musiche che ti rimangono impresse e tantissimi colpi di scena, ognuno più crudo, violento e duro dell’altro.
Ogni concetto è trattato in maniera brutale, reale e con occhi maturi. I protagonisti sono tutte persone adulte con un chiaro schema di cosa fare, che si comportano in maniera deplorevole per i motivi più disparati, da quelli più nobili a quelli più egoisti. Il tutto è trattato poi con un cinismo senza confini.

La prima parte dell’anime è sostanzialmente “introduttiva” alla guerra, ma non manca di mostrarci i lati più torbidi e disturbanti dei protagonisti, a cominciare da Kiritsugu, freddo e spietato protagonista, ma non per questo poco realistico (in fondo è un esecutore e questo ci viene spiattellato fin dal primo episodio). Gli altri contendenti non saranno da meno e la loro determinazione li porterà a gesti altrettanto spietati e premeditati (Kirei e Tokiomi), a schiacciare chiunque per la gloria personale (Kayneth El-Melloi e Waver) o a distruggere se stessi per provare a salvare qualcuno (Kariya). Prima parte che trova il suo apice nell’episodio 11, lungo dialogo fra i tre servant “nobili” in ballo (Saber, Archer e Rider) che riesce a cambiare nello spettatore l’immagine avuta fino ad allora degli spiriti eroici. Da evocazioni con il solo scopo di combattere si passa a veri e propri esseri umani con sogni, rimpianti e desideri che li porta di volta in volta a riapparire in una guerra che potrebbe esaudire i loro desideri irrealizzati.
Un nuovo punto di vista che viene applicato anche al “villain” di questa prima parte, Caster, che nonostante la brutale violenza infanticida, non desiderava altro che ricongiungersi con la sua amata Jeanne, sublime personaggio che rincontreremo nello spin-off “Fate/Apocrypha”.

Da questo momento in poi, a guerra oramai iniziata, sarà un tripudio di azione e dramma, a cominciare dall’epico scontro contro Caster, uno dei momenti più belli ed evocativi dell’intera serie, fino ai tormentati flashback che rivelano sempre più dettagli del passato di servant e master.
Un maelstrom capace di far andare in perfetta sinergia momenti drammatici (il passato di Kuritsugu, Saber e Rider) ad altri di totale spietatezza e crudeltà (le uscite di scena di Lancer, Berserker e dei loro master).

Ciò che però mi ha colpito maggiormente, e che ritengo essere l’apice narrativo dell’intera serie, è lo sviluppo di Saber, letteralmente rivoltata come un guanto da Urobuchi e gettata in una tormentata ricerca di redenzione dopo aver realizzato, durante il dialogo con Archer e Rider, di non essere probabilmente stata un re all’altezza e che i suoi ideali hanno portato più dolore che felicità tra i propri sudditi. Dubbi che non riuscirà a dissipare a causa del distacco emotivo con il proprio master, Kiritsugu, e che si porterà dietro fino alla successiva evocazione in “Fate/Stay Night: Unlimited Blade Works”.

Il finale rende perfettamente giustizia alla trama fino a quel punto sviluppata.

Tecnicamente è una serie sublime: colori, animazioni, chara e doppiaggio sono ad un livello talmente superiore da non sembrare per nulla realizzata nel 2011. Ufotable marca prepotentemente il territorio imponendosi a tutt’oggi come uno degli Studio migliori sul mercato.

Il comparto sonoro merita una menzione a parte grazie alle splendide musiche della sempreverde Yuki Kajiura, co-autrice fra le altre cose di tutte le sigle di apertura e chiusura (in particolar modo della splendida e riuscitissima “to the beginning”).

In sintesi, “Fate/Zero” può essere tranquillamente considerato il picco più alto dell’intero franchise, spin-off compresi. Un capolavoro che va di merito nell’albo dei migliori anime degli ultimi 20 anni.

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Per vedere tutta la serie Fate:

Ordine di visione completo della serie anime Fate

Per conoscere il contesto nel quale si muove la serie Fate:

Cos’é il Nasuverse? (Guida completa)

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Alla prossima 🖖

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

Una risposta a “Fate Zero (Anime) Recensione”

  1. Ho apprezzato molto la recensione sempre precisa e accurata, mi intriga molto come titolo già lo conosco di fama, mi incuriosiscono, i molti poteri e capacità misteriose dei protagonisti che hanno un design molto stiloso ed elegante, bisogna recuperarlo quanto prima, grazie per aver condiviso con noi questo titolo.

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