I figli del mare (film-anime) Recensione

Ciao a tutti, oggi parliamo di un film anime del 2019 I figli del mare.

I figli del mare (film-anime) Recensione

Scheda I figli del mare

  • Titolo originale: Kaijū no kodomo
  • Titolo in inglese: Children of the Sea
  • Nazionalità: Giappone
  • Categoria: Film 
  • Genere: Drammatico, Mistero, Soprannaturale 
  • Anno: 2019
  • Tratto da: Manga seinen (+18)
  • Disponibilità: vvvvid

Trama:

“Ruka, liceale ribelle, viene esclusa dall’attività del club per l’intera durata delle vacanze scolastiche; fortemente annoiata, la ragazza decide di partire per trascorrere una giornata a Tokyo. Al calare della notte, farà uno strano incontro con Umi e Sora, due ragazzi stranieri che si tuffano nelle scure acque della baia di Tokyo, sembra cresciuti fra strani e straordinari segreti. Affascinati dal loro modo di nuotare, che li fa sembrare uccelli in volo, Ruka e gli adulti che li conoscono si trovano, loro malgrado, a far parte di un complesso ingranaggio più grande di loro. Nel contempo, tutto il mondo è sconvolto da un’anomalia mai vista prima: tutti i pesci stanno scomparendo.”

I Figli Del Mare (Children Of The Sea) (Trailer 1’20”)

Il film d’animazione di Ayumu Watanabe Children Of The Sea (Kaijû no kodomo) non manca di ambizione. Basato sulla serie manga pubblicata tra il 2007 e il 2012, è un denso dramma allo stato del cosmo che utilizza un’animazione che va dai delicati acquerelli nebbiosi al caleidoscopico viaggio acido degli anni ’60. Con una forte tematica ambientale.

Opinione Personale:

I figli del mare si rifiuta di giocare secondo le regole narrative di ciò che il pubblico si aspetta da questo tipo di film d’animazione. Dalle linee ruvide dell’animazione disegnata a mano che contrasta con i fluidi effetti digitali e gli occhi vitrei e da bambola dei suoi personaggi a una trama che ruota disordinatamente ma efficacemente a metà del film nell’odissea della vita stessa, il film del regista Ayumu Watanabe è una lezione su come conferire uno stile distinto a ciò che è accaduto prima. Ci sono tracce dell’ambientalismo della Principessa Monokoes e dell’eroina di Spirited Away nella turbolenta testardaggine di Ruka. Ci sono accenni al surrealismo e alle immagini di Masaaki Yuasa che evocano chiaramente le immagini inquietanti di Neon Genesis Evangelion. I punti dei lavori precedenti mostrano, ma il modello è interamente di Wantanabe. 

Children of the Sea movie review

Basato sul manga di Daisuke Igarashi: Children of the Seasegue. Ruka, una studentessa del liceo, il cui temperamento l’ha appena messa in contrasto con il suo club della scuola estiva che dopo essere stata estromessa dal club torna a casa, scopre che la noia la porta all’acquario in cui lavora suo padre, portandola da Umi e Sora, due ragazzi che secondo quanto riferito sono stati allevati dal dugongo e vengono osservati dagli scienziati.

Mentre il legame sottile ma immediato tra i tre personaggi è sufficiente per catturare inizialmente il nostro interesse, è la più ampia narrativa ambientale che riesce a portare il film di Wanatabe nelle sue vette più grandi e vertiginose.  L’umanità e la natura sono così intrinsecamente legate insieme in I figli del mare che le immagini per entrambi iniziano a sfocarsi, per fondersi insieme in unico contesto.

Animazione e comparto audio

L’animazione è superba, in momenti tanto belli quanto profondamente inquietanti. Quando Sora si stanca per l’incapacità del suo corpo di trovare casa in mare o sulla terra, la sua forma si protende e vacilla come se fosse tirata dai fili di una marionetta. L’immagine di una balena in cresta sull’oceano è semplicemente incantevole.

“Il vento contiene tutti i ricordi del mare. Sostituendolo con le parole, abbiamo creato e trasmesso canzoni e poesie. Ma con le parole puoi catturare solo una minuscola frazione del vento, come le vele.”

Un plauso speciale, va poi fatto al comparto sonoro che non solo riproducono dei rumori ambientali che rendono il tutto molto realistico, anche la scelta e composizione delle colonne sonore che accompagnano con delicatezza ed eleganza tutto il film, permettendoci ancora di più di immergerci in queste atmosfere marine e nel cuore pulsante della storia in se.

I figli del mare soundtrack

In Conclusione:

I figli del mare è un film meraviglioso da non perdere. Le sue qualità visive e filosofiche colpiscono nel segno. Il film avvolge costantemente gli spettatori con curiosità, slancio e una bellezza ineffabile. 

Voi l’avete visto? Cosa ne pensate? scrivetemelo qui sotto o sulla mia  pagina Facebook.

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Alla prossima 🖖

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

7 Risposte a “I figli del mare (film-anime) Recensione”

  1. Non conoscevo questo anime, dalla tua recensione sembra essere molto interessante! Credo gli darò una chance!

  2. Interessante la trama come le tecniche di animazione usate che accompagnano la narrazione, poi se tratta di mare sicuramente gli darò un’occhiata amo tutto ciò che viene da questo mondo!

  3. Trama, tecnica e messaggio del film mi intrigano tantissimo. Sono in particolare curiosa di indagare il rapporto tra Ruka ed i due ragazzi. Appena possibile, guarderò il film con interesse.
    Maria Domenica

  4. mai come quest’anno ci ha fatto capire che uomo e natura sono strettamente correlati.
    Sembra molto interessante questo film. Grazie del suggerimento

  5. Un incredibile lavoro sia in campo di scenografia che di trama, anche se non l’ho visto ho letto e sentito solo cose positive su questa pellicola, con messaggi non banali e importanti molto bene la tua recensione è stata preziosa.

  6. Lo sai mi attira questo anime soprattutto per la tecnica diversa dal consueto digitale finalmente qualcosa di alternativo.

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