Il gioco di Gerald di Stephen King

Ciao a tutti, oggi torniamo a parla di Stephen King con il libro Il gioco di Gerald.

Il gioco di Gerald di Stephen King - Recensione

Scheda Il gioco di Gerald

  • Titolo: Il gioco di Gerald
  • Titolo Originale: Gerald’s game
  • Autore: Stephen King
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Genere: Thriller, horror, psicologico.

Trama

In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all’ennesima fantasia sessuale del marito Gerald, che questa volta l’ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando umiliata, lei lo allontana con un calcio, l’uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra votata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un’ombra misteriosa e irreale che fa capolino nella stanza…

Opinione Personale

Questo libro l’ho letto la scorsa estate (anche se sarebbe più coretto dire che é una rilettura, visto che gran parte dei libri di King, li ho letti nella mia adolescenza, prendendoli in prestito nella biblioteca pubblica e orami sono decisa a collezionarli tutti) e caso strano non ho messo mezza foto su instagram. Ma torniamo al libro.

Le cose cambiano specialmente al buio, affermava, quando una persona è sola. In quella condizione, dalla gabbia che contiene l’immaginazione cadono i lucchetti e allora qualunque cosa può mettersi a circolare liberamente.

Claustrofobia

È un tema ricorrente nei libri di King, la troviamo in Misery, in Torno a Prenderti, l’incendiara e l’istituto per citarne solo alcuni.

Una storia apparentemente semplice

Jessie e Gerald Burlingame sono sposati da 20 anni, sono una coppia in cerca di nuovi stimoli alla loro vita sessuale. Così si recano in una casa isolata in riva a un lago e lì incominciano un gioco erotico. La nuova idea del marito é quella di legare la moglie al letto con delle vere manette da poliziotto e per quanto lei inizialmente acconsenta, lui ad un certo punto va oltre e lei lo allontana con un calcio, l’uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Non c’è nessuno nelle vicinanze che la senta gridare aiuto. Quando la notte inizia a calare, la sua casa sul lago si trasforma in prigione. Per sopravvivere, Jessie deve essere disposta a spingersi oltre la sua più sfrenata immaginazione. Lei è pronta per la battaglia della sua vita.Comincia così la storia di Jessie, che si svolge quasi completamente in una stanza.

La lotta per liberassi, non solo dalle manette.

No, non sei sveglia. Ed è già un bel pezzo che non lo sei, sveglia davvero intendo. Quando succede qualcosa di brutto , Jess, sai che cosa fai? Ti dici: “Oh, non è niente di preoccupante, è solo un brutto sogno. Ne faccio qualche volta, capita, ma mi basta girarmi sulla schiena e passa tutto”. Ed è così che fai, povera ingenua. Fai così.

Il gioco di Gerald di Stephen King ha dei chiari tratti appartenenti al genere horror, la donna sembra destinata a una morte lenta e dolorosa, tra campi ai muscoli provocati dalla posizione scomoda, e crampi provocati dalla fame, per non parlare della disidratazione a cui rischia di soccombere. Come se questo non bastasse in casa fa capolino un cane randagio, e quando scende il sole appare anche un’ombra che sembra quella di un uomo deforme, e Jessie teme che se non saranno quelle manette a ucciderla, lo farà qualcos’altro .

In realtà il fulcro del racconto é processo psicologico della protagonista. Siamo trascinati dall’autore nella spiraledei pensieri di Jessie e nei ricordi del suo passato, laddove andremo poi a identificare l’elemento traumatico che ha causato in lei una vita di rimpianti e una sorda sofferenza interiore.

Jessie non è pazza, anche se lo può sembrare considerando il dialogo interiore che intrattiene con le diverse voci. Tutte le voci che sente in realtà sono sue. Può essere Frugolino, il nome con cui il padre la chiamava quand’era bambina; può essere la voce della Brava Mogliettina, la donna accondiscendente che è diventata; può essere la voce di Ruth, un’amica con cui ha deciso di chiudere i ponti; può essere Nora, la terapeuta da cui è andata per un periodo. Ma in realtà le voci appartengono tutte ed esclusivamente a lei e ai suoi diversi modi di affrontare la vita e le situazioni.

Quello che Jessie è costretta ad attraversare è una sorta processo che la porterà a fare i conti con se stessa e con le proprie paure. Noi lettori non possiamo altro che seguire tutte le sue sofferenze assaporare la sensazione di trionfo quando ella riesce a bere un po’ d’acqua con un processo ingegnoso fino ad arrivare alle sensazioni di puro terrore quando lo spettrale sconosciuto si manifesta dinanzi a lei.

Non aspettatevi un romanzo classico, preparatevi invece a fare un salto nel buio nella mente di un essere umano provato da sofferenze inimmaginabili. 

Questo grande dolore non è però solo dato dall’impossibilità di muoversi e trovarsi così, mezza nuda su un letto. No, l’elemento che causa e scatena le peggiori paure della protagonista sono (come già accennato) nascoste in un preciso momento del suo passato.

L’ombra nel buio

La macabra figura è stata a mio avviso un bel colpo di scena. C’erano momenti in cui pensavo fosse frutto dell’immaginazione di Jessie, altri in cui ero consapevole che doveva essere una persona reale. Ma in quel caso, chi era? Cosa voleva? E alla fine, proprio nell’ultima parte del romanzo, tutto diventa chiaro. Ma non voglio dirvi oltre per non rovinarvi il finale del libro.

In Conclusione

Questo romanzo é molto particolare, i continui flashback della protagonista che ripercorre la sua vita, mentre si trova in una situazione tragica, fanno immergere completamente il lettore nella mente della protagonista.

P.S: é uscito anche un film, di cui vi parlerò la prossima volta.

Foto di DONT SELL MY ARTWORK AS IS da Pixabay

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Alla prossima 🖖 

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

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