La notte del killer di Dean Koontz

Ciao a tutti e ben tornati sul mio blog. Causa trasloco, sono scomparsa per un lungo periodo, praticamente ho trascorso l’estate tra scatole scatoloni, senza avere quasi mai un minuto libero. Ma un giorno mentre avevo quasi incartato tutte le miei cose e avendo una mattinata per andare in spiaggia, ho pescato un romanzo dalla libreria di mia madre: la notte del killer di Dean Koontz

la notte del killer di Dean Koontz
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Scheda la notte del killer

Trama

In una fredda serata di pioggia, il famoso autore di gialli Martin Stillwater rientrando a casa si trova di fronte ad un uomo identico a lui! L’intruso gli intima di restituirgli la sua vita, accampando diritti persino sulla moglie e sulle figlie. Martin, credendo di avere a che fare con un proprio sosia psicopatico, gli spara, ma neanche le pallottole riescono a fermare lo sconosciuto, che si nutre dei pensieri dello scrittore e comincia a perseguitarlo. Non resta che la fuga, fino alla drammatica, imprevedibile, resa dei conti.

Opinione Personale

Leggendo la trama può sembrare un po scontato: gemello buono/gemello malvagio o Bene/Male. Ma leggendolo capiamo che la divisione non é poi così scontata come la sola trama vuol farci credere.

Marty Stillwater è uno scrittore di thriller gialli che sta rapidamente scalando le vette di vendita, la rivista People lo intervista dandogli un soprannome:“Mr. Murder”. Circondato dall’amore dei sua moglie e delle sue figli la sua vita appare perfetta.

“Ho bisogno… ho bisogno… ho bisogno di…”

Da questa frase comincia tutto. Marty nel suo studio, ha un stato di trance di sette minuti, dove incide su nastro queste due parole dette a ripetizione. Una volta tornato in se uno strano senso di terrore lo assale, sa che lui e la sua famiglia sono in pericolo, lo sente profondamente, anche se non sa spiegarne il motivo.

Dall’altra parte abbiamo un uomo un Killer, che non ha ricordi del suo passato, non sa chi é, ne tantomeno sa perché é un Killer. Sa che qualcuno gli ha insegnato tutto sull’omicidio, sa quali sono i suoi bersagli, sa quali mezzi deve usare per raggiungere il suo scopo, ma non sa nient’altro.

Ha due soli passatempi del quale ha memoria: il cinema (unica sua bussola sulla vita e la morale) e le prostitute.

Ma ha un bisogno… lui vuole disperatamente essere qualcuno, avere un identità e dei ricordi propri, un passato e un futuro.

Il filo rosso

Qualcosa lega in modo anomalo la mente del killer a quella di Marty, qualcosa che spingerà il Killer a cercare Marty e gli farà pensare che Marty é un impostore, che si é impossessato di tutto ciò che é suo e perciò farà di tutto per rientrare in possesso della sua vita.

Nell’ombra

Oltre alla lotta tra i due, qualcuno si muove nell’ombra. Il Killer é stato addestrato ed é molto competente nel suo lavoro. Le persone che lo hanno reso quello che é non gradiranno la sua uscita dai binari e si lanceranno all’inseguimento di quello che ritengono un importante pedina sulla loro scacchiera.

In Conclusione

All’inizio, Koontz sembra scimmiottare Stephen King qui, non solo per il suo protagonista “eroe/ scrittore” e i riferimenti alle sue opere, ma anche per l’antagonista, forse non del tutto umano, gemello di Marty, ma poi il romanzo prende una vita propria catapultandoci in un lungo inseguimento che coinvolge un mostro simile a Frankenstein, i suoi guardiani e le sue vittime. Il finale poi lascerà piacevolmente stupiti gli amanti del genere.

Curiosità

Da questo libro é nata anche una mini serie tv che però devo ancora cercare e guardare.

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