Locke & Key, La serie Tv (Recensione)

Ciao a tutti oggi parliamo di Locke & Key la serie tv tratta basata sull’omonima serie di comic book di Joe Hill (figlio del maestro dell’horror Stephen King).

Scheda Locke & Key

• Ideatore: Joe Hill
• Genere: Dark fantasy
• Anno: 2020
• Paese: USA
• Durata: 43 min
• Stato: In produzione
• Cast: Jackson Robert Scott, Connor Jessup, Emilia Jones, Sherri Saum, Griffin Gluck, Darby Stanchfield, Laysla De Oliveira, Petrice Jones, Thomas Mitchell Barnet
• Dove Guardarlo: Netflix , Streaming alternativo: link

Trama:

Quando Rendell Locke viene brutalmente assassinato da un ragazzo, i suoi tre figli e la moglie tornano alla casa di famiglia del padre, la Key House. La magione si trova nella cittadina di Matheson, nei pressi di un’alta scogliera con tanto di grotta. Il più piccolo dei figli, Bode, qui sente i sussurri di misteriose chiavi in grado di attivare diversi fenomeni magici ma, visto che inizialmente nessuno gli presta troppa attenzione, finisce per dare corda a una misteriosa voce che viene dal fondo di un pozzo. Dice di essere un’Eco ed è un’entità estremamente insidiosa che conosce i segreti e i poteri di tutte le chiavi. Il suo unico limite: non può obbligare i Locke a farsi dare le chiavi e così inizia un intricato gioco di manipolazioni e minacce.

Opinione Personale:

Una piccola premessa per chi ha letto l’opera: Chi si approccerà a Locke & Key con la speranza di ritrovare le atmosfere tenebrose e le situazioni truculente del fumetto rimarrà probabilmente deluso da un approccio che appiattisce molti spigoli dell’opera di Joe Hill, mettendo decisamente in secondo piano la componente horror e splatter nel (avvilente) tentativo di mettere d’accordo ogni tipo di pubblico. Il risultato é una suggestiva miscela fra il già citato Hill House, Le cronache di Narnia e la saga di Harry Potter (esplicitamente citata).

Quello che sto apprezzando in Locke & Key:

Uno dei personaggi di spicco di Locke & Key non è una persona reale, ma la casa stessa. Grandi oggetti di scena per gli scenografi (Rory Cheyne e David Blass) per aver creato un luogo che sembri davvero vivo. Ogni stanza è meticolosamente dettagliata con affascinanti piccoli gingilli e decorazioni che aggiungono uno strato di mistero alla storia, e possono persino farti fermare su scene particolari semplicemente per prendere tutti i dettagli. Keyhouse ospita diverse chiavi magiche, ognuna con le proprie abilità uniche.

Mentre i fratelli Tyler e Kinsey non hanno le proprie avventure con le chiavi, è il loro fratello minore Bode, che ha il maggior numero di incontri affascinanti con la loro magia. L’esuberanza giovanile di Bode dopo aver scoperto ogni chiave è palpabile e onestamente contagiosa. Scott interpreta Bode con la giusta dose di innocenza e meraviglia senza mai renderlo troppo precoce.

Le avventure di Tyler e Kinsey (quando non stanno collaborando con Bode) sono meno centrali per la storia generale e di solito sono relegate al liceo. 

Una particolarità su questo fronte è la «Head Key», che consente alla serie di essere creativa con le sue immagini, mentre gioca anche con il body horror. 

La chiave viene inserita nella parte posteriore del collo di qualcuno per aprire letteralmente la porta alla sua mente, che quindi consente a una persona di rivivere ricordi importanti o aggiungere bit di informazioni che potrebbero voler ricordare in un secondo momento. Il palazzo della mente di ognuno ha un aspetto diverso a seconda delle proprie esperienze di vita; Bode’s è come un grande parco giochi / sala giochi, mentre Kinsey’s è un gigantesco centro commerciale.

Uno degli aspetti emotivamente più emozionanti della serie è il suo uso efficace dei flashback, che consente al pubblico di vedere i bambini interagire con il padre, aggiungendo peso e dolore credibili a quelle relazioni. Queste scene sono grandi momenti di costruzione del personaggio per i bambini e sono così ben realizzate, è facile dimenticare che tutto ciò sta accadendo a causa di una chiave magica. Questa miscela sicura di fantasia e dramma del mondo reale è il più grande punto di forza di Locke & Key.

Quello che sto apprezzando meno in LOCKE & KEY

La serie sta contemporaneamente tentando di essere un avvincente dramma familiare, un thriller soprannaturale, un mistero di omicidio e una commedia del liceo, e tentando di servire diversi maestri, non sembra mai completamente un tutto coeso. Mentre la trama familiare e gli elementi fantasy che coinvolgono le chiavi funzionano bene, altri aspetti della trama non sono così memorabili.

Un esempio di questo è l’antagonista, una figura misteriosa che tormenta la famiglia Locke nella speranza di impossessarsi delle loro chiavi. Come cattivo centrale, ti aspetteresti che sia una figura davvero terrificante, ma anche quando uccide qualcuno in un modo che dovrebbe essere scioccante in qualsiasi altra situazione, lo spettacolo spesso si appoggia all’umorismo assurdo delle sue azioni piuttosto che aumentare.

La tensione, minando alcune delle più grandi paure dello spettacolo. Per tutti i guai in cui si trovano i ragazzi di Locke, è difficile immaginare che accada loro qualcosa di orribile, anche con un antagonista in agguato nell’ombra.

In Conclusione:

Pensavo fosse un Horror invece é un teen drama. Locke & Key di Netflix colpisce nel segno quando si tratta della sua grafica brillante e dell’attenzione ai potenti legami all’interno della famiglia Locke, ancorati da una performance accattivante di Jackson Robert Scott nei panni di Bode.

Tuttavia, la serie fatica a instillare un vero terrore dal suo cattivo principale a causa della sua attenzione alla fantasia rispetto all’orrore.

La storia si sta allargando con il suo adattamento al fine di rendere la serie più accessibile per gli spettatori che non hanno letto la storia originale, allora in quei termini, ha successo.

In conclusione, Locke & Key: è un’abbuffata divertente che è facilmente digeribile sia per i fan che per i nuovi arrivati, ma coloro che speravano in un adattamento del tutto fedele potrebbero sentirsi frustrati da alcuni cambiamenti chiave.

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