Marianne, la serie tv horror di Netflix (Recensione)

Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di una serie tv che farà la gioia di chi ama il genere horror: Marianne.

Marianne, la serie tv horror di Netflix (Recensione)

Scheda Marianne

Trama

Nella vita Emma è una scrittrice famosa per la saga “Lizzie Larck Et Les Intimes Tenebres”. Un giorno, durante la presentazione del suo ultimo libro dedicato alla diabolica strega Marianne, una sua amica di infanzia la prega di recarsi nella sua cittadina natale, dove ciò che ha scritto nei suoi romanzi sta cominciando a diventare realtà. Una volta fatto ritorno a Elden, il paesino sulla costa francese dove è cresciuta, Emma scoprirà che ciò che sognava da bambina, e che ha fatto la sua fortuna di scrittrice, potrebbe trasformarsi in una minaccia ben più pericolosa e letale di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

MARIANNE (2019) | Trailer ITA della serie horror Netflix

Opinione Personale

Un piccolo gioiello horror d’origine francese. Marianne è una serie prodotta da Netflix e ideata da Samuel Bodin, purtroppo prematuramente cancellata dopo la prima stagione (per chi come me non comincia serie lasciate in sospeso, potete andare tranquilli, ha un finale anche se ulteriori episodi sarebbero stati graditi) che composta da otto episodi. Marianne narra la storia di Emma Larsimon, scrittrice di una serie di romanzi di genere horror la cui antagonista è Marianne.

Una trama semplice

La trama non è originale, nella letteratura e nella cinematografia abbiamo molti esempi di scrittori i cui demoni tornano a perseguitarli nella realtà. Il punto di forza della serie Marianne é soprattutto la semplicità. Il ricorso a scenari classici dell’immaginario horror, senza la pretesa di imbarcarsi in svolte intricate e colpi di scena assurdi, ha inquadrato fin da subito la natura di Marianne.

Ogni singolo episodio mantiene alta l’attenzione fino alla fine, grazie a uno stile narrativo che lascia poco spazio ai momenti vuoti. Ogni istante sembra portare con sé la minaccia di una forza soprannaturale apparentemente invincibile, uno spirito implacabile sempre un passo avanti agli altri e che non se ne va mai a mani vuote.

Marianne unisce elementi di Nightmare, l’Esorcita e Misery

La componente horror di Marianne è indissolubilmente intrecciata con quella drammatica, che permette di esplorare l’interno dell’eroina principale e i personaggi secondari. Sembra essere lo stesso Elden, la cittadina di mare dove Emma ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, fulcro della storia, culla del Male, che da anni affligge la ragazza e coinvolge tante persone innocenti. Il ritorno a Elden segna l’inizio della storia dell’orrore di Marianne, ma ha anche il compito di affrontare con  Emma  demoni diversi da quelli che vede nei suoi stessi incubi. 

In quel luogo dai bei panorami e dall’atmosfera oscura, c’è un passato, che va affrontato con autoanalisi,  e l’accettazione dei propri errori. Solo conoscendo il passato di Emma e le ragioni della sua perduta innocenza sappiamo meglio cosa deve affrontare con un gruppo di amiche ritrovate e possiamo goderci una serie piacevolmente varia.

Un eroina controversa e un antagonista da brividi

Emma un’anti-eroina che si presta perfettamente a una storia di indagine personale e di lotta contro un Male. Inizialmente conosciamo Emma come una giovane donna egoista e poco preoccupata dei sentimenti e bisogni altrui. Nel corso delle otto puntate la sua crescita è evidente man mano che la sua lotta contro Marianne la porta a mettere in gioco se stessa e i propri affetti più cari. La necessità di abbandonare ogni forma di egoismo la porterà a compiere delle scelte delicate che la caratterizzeranno come eroina della storia. In contrasto a Emma troviamo Marianne, il vero punto centrale della serie. Un antagonista che punta a suscitare paura nello spettatore. Marianne è sfuggente e inquietante, risoluta a vivere e mantenersi forte tramite la scrittura di Emma e i suoi libri. La strega è un’antagonista dalla malvagità sottile e perversa, che imposta un gioco crudele spostandosi continuamente tra sogno e realtà. 

Di supporto alla protagonista, troviamo le figure secondarie. Nel complesso ben caratterizzate, anche se avrebbero giovate di un maggiore approfondimento, durante il corso delle puntate è impossibile non affezionarsi a tutto il gruppo, tanto da divenire un elemento ricorrente della serie.

Regia e Colonna Sonora

La regia accompagna bene l’azione, mischiando un certo gusto visivo europeo, con dei tocchi classici da horror americano. La colonna sonora della serie, che riesce a mostrare sfumature capaci di ricordare a tratti le composizioni di Danny Elfman. C’è tanta magia e oscurità in queste musiche che accompagnano bene i momenti emotivamente più forti delle puntate.

In Conclusione

Marianne é una breve serie horror, leggera, non eccessivamente impegnativa. La tensione é ben dosata, é un vero peccato che non abbia visto una seconda stagione, ma anche così é perfettamente godibile. La consiglio agli appassionati del genere.

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