Parliamo di: La Zona Morta di Stephen King

Ciao a tutti.

Oggi vi voglio parlare di un romanzo che ho letto in spiaggia questa estate: La Zona Morta di Stephen King

La Zona Morta di Stephen King

Scheda La Zona Morta

  • Titolo: La Zona Morta
  • Autore: Stephen King
  • Editore: Oscar Mondadori
  • Genere: Drammatico/Fantastico
  • Data pubblicazione: 1989

Trama La Zona Morta

Al risveglio da un coma durato quattro anni, Johnny scopre di possedere un dono meraviglioso e nello stesso tempo tremendo: è capace di conoscere il futuro e i segreti della mente altrui con un semplice contatto, anche solo un tocco della mano. E questa facoltà lo conduce dentro un’avventura agghiacciante, in cui è sempre più solo.

Opinione Personale:

Johnny Smith è un ragazzo come tanti a cui non manca nulla: ha una famiglia che gli vuole bene, fa un lavoro che ama e ha una fidanzata con cui immagina di passare il resto della sua vita.

Tutto cambia quando, dopo una serata al luna park con la sua ragazza, prende un taxi per tornare a casa: a casa non ci tornerà per quattro anni e mezzo perché Johnny rimarrà vittima di un grave incidente d’auto che lo porterà in coma.

Dopo quasi cinque anni, Johnny scopre che in seguito al trauma cranico ha sviluppato delle capacità paranormali: riesce a conoscere il passato, il presente e il futuro delle persone con cui entra in contatto fisico.

Dopo essere entrato in contatto con un politico emergente, Johnny scoprirà un futuro allarmante e deve decidere come agire.

“E ripensava a volte al suo pomeriggio con Sarah; quel lungo, lento pomeriggio. Era un ricordo che non si concedeva troppo spesso per timore che il continuo rivivere luminose esperienze le facesse appassire e scolorire per troppa esposizione alla luce, come le vecchie fotografie…”

King concepisce questo romanzo, nel momento del suo migliore sforzo creativo. Dead Zone, titolo connesso all’area non percepibile (e dunque oscura) dalle capacità extrasensoriali del protagonista, viene infatti scritto a ruota dei vari Carrie (1974), Le Notti di Salem (1975), Shining (1977) e L’Ombra dello Scorpione (1978) e contiene buona parte degli elementi tipici del primo King. In esso infatti, sulla scia di CarrieShining e del successivo L’Incendiaria, spicca la presenza di un personaggio dotato di poteri paranormali, un qualcuno visto dagli altri come un portatore di un dono tale da renderlo un diverso e dunque qualcuno da vedere con timore e paura tanto da consigliare di isolarlo e lasciarlo solo con se stesso. Se in Carrie Shining questi poteri erano insiti nella natura del personaggio e se nel successivo L’Incendiaria derivano da modifiche genetiche, in questa occasione si innescano in conseguenza di un duplice trauma cranico.

Ispirato alla figura del ‘sensitivo’ Peter Hurkos, che affermava di aver acquisito percezioni extrasensoriali dopo esser stato in coma per una frattura del cranio, il romanzo di Stephen King – magnificamente portato sul grande schermo da David Cronenberg nel 1983 e in anni più recenti alla base di una serie tv – è un singolare trip psicanalitico denso di simboli, allusioni e disvelamenti.

Ne deriva un romanzo in cui la mano di King si respira a trecentosessanta gradi, dalla curatissima caratterizzazione dei personaggi ai temi trattati. Proprio su quest’ultimo versante possiamo dire che La Zona Morta è un finto romanzo fantastico. King utilizza la componente paronarmale della vicenda non per suscitare il sense of wonder dei lettori, ma per parlare di altro. Di carne al fuoco ce ne è davvero molta. Prima di tutto Dead Zone è una delle opere più malinconiche dell’autore, una vera e propria porta sul passato, sui rimpianti e sull’amore perduto o meglio ancora sulla vita che sarebbe potuta essere e invece non è stata.

C’è poi la trattazione del diverso e delle difficoltà cui questo va incontro per integrarsi nella società. Johnny Smith viene licenziato dal lavoro, sulla base di scuse che lasciano il tempo che trovano, semplicemente perché viene visto con sospetto dopo esser finito sulla carta stampata bollato quale “profeta” e “veggente”. Le sue visioni vengono giudicate come un qualcosa di demoniaco, in quanto non spiegabili dalla comune scienza, addirittura c’è chi pensa che sia lui stesso a scatenare i pericoli (King si regala anche un’autocitazine facendo dire a una ragazza: “L’ha fatto succedere lui! Gli ha dato fuoco con la mente, come in quel libro Carrie. Assassino! Mostro!”).

Dal mio punto di vista é un bellissimo romanzo . Lettura molto scorrevole. Soluzione questa che rende Dead Zone un “finto” romanzo fantastico che utilizza la parapsicologia non per meravigliare il lettore, né per terrorizzarlo, bensì per scandagliare problematiche che, sotto il filtro e la visione di un “diverso” (“Se davvero vedi queste cose, ti compiango. Sei un fenomeno, non diverso da un vitello a due teste che ho visto una volta alla fiera“), vanno dalla religione alla politica usando la chiave del destino e come questo influisca sulle vicende di tutti i giorni. Una lettura molto malinconica che tocca le corde emotive.

Voi lo avete letto? vi é piaciuto? Scrivetemelo qui sotto o sulla mia pagina facebook. 

Se volete leggere altre recensioni di romanzi che ho letto di King:

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Alla prossima 🖖 

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

7 Risposte a “Parliamo di: La Zona Morta di Stephen King”

  1. La Zona Morta uno dei miei romanzi di King che più amo, una trama ricca e avvincente che ti tiene sempre con il fiato sospeso, e impaziente di saper cosa vverrà tra poco, a pare mio uno dei più belli del maestro.

  2. Molto interessante, la tua recensione mi ha presa molto! Quasi quasi mi dedicherò alla lettura del romanzo!

  3. Non ho mai letto un libro di King e questo sembra davvero interessante! Devo aggiungere che appena ho letto la trama ne sono stato colpito mi piace il genere in cui si tratta il tema del post-incidente o del post-sciagura

  4. Devo assolutamente recuperarlo! E’ un libro che ho in wishlist da un bel po’, in questo periodo recupero assolutamente!

  5. Non ho mai letto questo libro, nonostante io sia una grande fan di questo scrittore. O meglio dei tempi d’oro dei suoi scritti e vedendo la data di pubblicazione di questo, direi proprio che rientra in pieno in quel periodo, come scrivi anche te. Spero di riuscire a leggerlo presto, anche perchè mi affascina molto questa figura di sensitivo…

  6. Anni fa vidi il film tratto dal romanzo di King restandone colpita e ripromettendomi di leggere il libro quanto prima. Mi avevano incuriosito la capacità introspettiva e la resa psicologica del personaggio principale ma anche di chi lo circonda. Lo consiglio anch’io.
    Maria Domenica

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