Recensione Manga Black Paradox

Ciao a tutti.

Era da un po che non vi parlavo di una maga e oggi torniamo sull’argomento con Black Paradox di Junji Ito.

Recensione Manga Black Paradox

Scheda Black Paradox

  • Titolo originale:Black Paradox
  • Titolo inglese: Black Paradox
  • Nazionalità: Giappone
  • Casa editrice: Shogakukan
  • Storia: Junji Itō
  • Disegni: Junji Itō
  • Categoria: Seinen (Pubblico Adulto) 
  • Genere: Fantascienza, Horror, Mistero, Psicologico 
  • Anno: 2009
  • Volumi: 1
  • Capitoli: 8
  • Stato in patriacompletato
  • Stato in Italiacompletato
  • Disponibilità: Star Comics 

Trama Black Paradox

Quattro nickname per quattro aspiranti suicidi che si sono conosciuti su un oscuro sito internet. Determinati a togliersi la vita per fuggire dalle proprie ansie, ossessioni e paranoie, sono in cerca della morte perfetta, ma si troveranno invece a varcare la soglia che conduce a una macabra avventura.

 Black Paradox - Junji Ito

È considerato uno dei maestri dell’horror in Giappone ed è un autore affermato in patria già da parecchi anni. Nato nel 1963, diventa famoso già nel 1987, a 24 anni, con Tomie, che è il suo primo racconto lungo; le influenze nelle opere di Ito includono altri maestri dei manga horror giapponesi come Hino, Umezu e Furuka.

Black Paradox – I personaggi

  • Marceau: Una ragazza molto ansiosa, ha premonizioni spesso che si avverano, ha la sensazione che qualcosa di brutto stia per accadere.
  • Tableau: ragazzo stanco della vita perché lo annoia, ha visto inoltre un suo doppelganger (un suo sosia); secondo una leggenda questo è un segno di sventura e la vittima morirà in tempi brevi.
  • Pidan: Un ragazzo che studia ingegneria robotica, nella sua classe hanno costruito un robot uguale a lui.
  • Rosetta: Questa ragazza che ha visto una “se stessa” nello specchio che le ha augurato la morte. È affetta da una malattia che la sfigura.
Black Paradox

Suicidio di Massa

Black Paradox è un sito d’incontri, come tanti altri. Il nome potrebbe suggerire un portale web di natura ambigua. In realtà è molto di più é qualcosa di molto peggiore: si tratta di una piattaforma per suicidi. Su Black Paradox gli utenti possono incontrare virtualmente altre persone con lo stesso obiettivo: il modo in cui togliersi la vita. È così che prendono corpo le vicende di quattro sfortunati ragazzi.

La vicenda parte subito forte senza troppe introduzioni: i quattro ragazzi si conoscono in chat e organizzano un raduno per suicidarsi, il tema del suicidio e del doppelganger, sono infatti tutti angosciati dai sosia (tranne Marceau). In realtà dopo un primo tentativo di suicidio di gruppo si ha un secondo tentativo che ha come risultato solo la morte di Pidan, ma questo è solo l’inizio della storia…

Dopo il suicidio del ragazzo si crea un varco nel suo stomaco (più esattamente nel piloro, orifizio che collega stomaco e intestino) che collega il mondo delle anime al nostro! Le anime si trovano dentro delle pietre, dette paradoniti, che Pidan sputa fuori dalla bocca. Saranno proprio queste pietre a cambiare la vita dei protagonisti e del mondo intero.

Doppelganger

Intersecando il tema della morte con quello del doppio: il vuoto interiore può causare il suicidio, ma il confronto con un altro sé, sconosciuto e oscuro, è molto più carico di criticità, che possono portare verso una strada dalla quale sembra non esserci ritorno e che conduce a esplorare i lati più sordidi della propria anima. Che sia attraverso uno specchio, come nel caso di Rosetta che vede una se stessa a volte più bella a volte orribile, o un copia-plagio creata artificialmente e che surclassa l’originale in ogni campo, come nel caso di Pidan, il confronto con il doppio risulta annichilente, rompendo l’equilibrio tra realtà e finzione.

L’aldilà

L‘aldilà viene visto contemporaneamente sia come mondo luminoso, che come orrore e tenebe, le cui entrate sono portali di carne, è la rappresentazione dell’inconoscibile e di come l’uomo sia sempre pronto a sfidare i propri limiti, non per nobili ideali, ma per avidità, nonostante questo possa portare a catastrofiche conseguenze.

Opinione Personale:

Junji Ito crea un clima di terrore, ansia e angoscia che avrà come risultato uno dei suoi racconti più riusciti. La forza del maestro dell’horror sta proprio nelle sue idee totalmente fuori da ogni logica, che rendono i suoi racconti originali e meritevoli di lettura senza avere l’idea di una storia già vista. La conclusione di Black Paradox ha un retrogusto amaro, una chiusa dalle tinte cupe che si maschera da finale aperto e che sancisce un’opera estremamente peculiare.

Voi cosa ne pensate? Scrivetemelo qui sotto o sulla mia  pagina Facebook.

Se volete scoprire altre recensioni di manga cliccate qui: Manga

Vi ricordo e che potete continuarmi a seguire su: Non Solo Cosmetici

Mi trovate anche su twitter e su instagram.

Alla prossima 🖖

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

6 Risposte a “Recensione Manga Black Paradox”

  1. Vedo che non hai perso temo e hai subito letto qualcosa del maestro Ito, ottimo benissimo noi qui ci stiamo gustando una serie tratta dal suo manga a sfondo horror, lui ovviamente è il maestro indiscusso lo definirei il King giapponese, illustrazioni stupende, disturbanti e inqietanti al punto che non te le togli dalla testa e vuoi subito leggerne e vederne ancora, disegni elaborati tavole complesse, e una vena che avrebbe qualcosa anche da insegnare a molti, le sue storie sono fortemente legate anche alla tradizione occulta e alle leggende giapponesi da cui trare spesso ispirazione, definirei un mangaka cattivo perchè le sue storie sono cattive, lo adoro per questo ottimo lavoro.

  2. Bellissimo, mi piacciono i racconti e i film horro, tutto ciò che mi tiene in suspence e che riservano sempre colpi di scena. Credo che sia proprio una lettura adatta a me, grazie per le info

  3. Non conoscevo questo maestro dell’horror, ma amo i racconti horror, quindi tutto da scoprire

  4. Adoro! Sono contenta che anche tu legga il maestro Ito. E’ uno dei miei mangaka preferiti e tutte le storie sono stupende. Hai anche letto quello dei suoi gatti?

  5. O MIO DIO. Mi sono innamorata solo leggendo la trama!
    Non vedo l’ora di leggerlo, specie perché i temi trattati – sebbene non siano di nicchia – si sposano alla perfezione con un genere che adoro. Non è per tutti avvicinarsi ad un genere così complicato da gestire… Ma se il mangaka è un’autorità non posso che fidarmi e cominciare la lettura!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *