The Terror serie tv stagione 1 e 2 Recensione.

Ciao a tutti.

Oggi vi voglio parlare di una serie tv che ho visto su Amazon Prime video: The Terror è una Serie TV di genere horror del 2018, ideata da David Kajganich, con Derek Mio e Kiki Sukezane. Prodotto da EMJAG Productions, Entertainment 360, Scott Free Productions. The Terror è ancora in produzione. Sono state prodotte 2 stagioni.

TRAMA THE TERROR Stagione 1:

 “Nel 1845, due navi della Marina Britannica lasciarono l’Inghilterra nel tentativo di scoprire un passaggio navigabile attraverso l’Artico… Entrambe le navi scomparvero”, con questo messaggio lapidario si apre la prima stagione di The Terror, serie tv ambientata in questi episodi tra i ghiacci dell’esplorazione artica ottocentesca. Il drama horror racconta del pericoloso viaggio dell’equipaggio delle due navi da guerra, Terror ed Errebus, modificate per l’esplorazione tra i ghiacci, alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest.
Attraverso territori inesplorati, elementi climatici avversi e scontri con la popolazione Inuit che vive in quei luoghi da sempre in armonia con la natura, l’equipaggio del Capitano Francis Crozier, dovrà lottare per la propria sopravvivenza. La lotta, in un incubo tra isolamento e mistero, non è solo contro gli elementi, ma anche contro qualcos’altro…

CURIOSITÀ SU THE TERROR

The Terror di AMC è una serie antologica basata sul romanzo omonimo scritto da Dan Simmons, in Italia meglio conosciuto con il titolo La scomparsa dell’Erebus, ispirato da una storia vera. Il team di produzione include il famoso Ridley Scott.
Le navi di cui la serie parla nella prima stagione sono esistite realmente e sono state ritrovate: l’Erbus nel 2014 e la Terror sul fondo del mare al largo dell’Isola di Re Guglielmo, in Canada.

Opinione Personale

The Terror (stagione 1) si concentra su quest’ultimo aspetto e racconta le difficoltà, la disperazione e gli stenti degli uomini intrappolati tra i ghiacci. E lo fa con opprimente e claustrofobico senso della messa in scena, che ci catapulta tra i ghiacci dell’Artico in una desolazione senza confini: ogni volta che la camera si allontana per mostrarci le due navi intrappolate e circondate dal nulla in ogni direzione, non si può non essere assaliti da un senso di angoscia ed impotenza.

È un’immagine potentissima che evoca il dramma dell’isolamento e delle sue conseguenze, che vanno dalla fame alle malattie e le altre difficoltà dovute alla avverse condizioni climatiche, ma arrivavano ad includere, nella ricostruzione venata di fantastico di Simmons, anche un ulteriore livello più prettamente soprannaturale.

È un aspetto che gli autori di The Terror gestiscono alla perfezione nei primi quattro episodi, rivelando il lento dipanarsi delle vicende dei due equipaggi un passo per volta, senza affrettare i tempi, scegliendo di suggerire ed evocare piuttosto che mostrare tutto e subito, affondando episodio dopo episodio nell’incubo.

The Terror Infamy, Stagione 2

TRAMA THE TERROR Stagione 2:

The Terror: Infamy prende spunto dal fenomeno storico dell’internamento di alcune comunità nippo-americane in campi di reinsediamento sul territorio americano dopo l’attacco a Pearl Harbour del dicembre 1941, definito appunto The Day of Infamy. La seconda stagione racconta la storia della comunità di Terminal Island di Los Angeles e di Chester Nakayama (Derek MioMedal of Honor), della sua famiglia e del suo gruppo di amici che, scoprendo una serie di misteriose morti all’interno del campo, per comprenderne le cause vivono una serie di avventure. I protagonisti si ritrovano a dover affrontare la persecuzione americana e a dover combattere contro un’inquietante e malvagia entità che nel folklore giapponese è legata al mondo dei morti.

CURIOSITÀ SU THE TERROR 2

campi di concentramento della Germania nazista sono quelli più tristemente noti, ma un aspetto storico che non molti conoscono è che anche negli Stati Uniti esistettero, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, dei campi di concentramento dove furono rinchiusi i cittadini di origine giapponese. Dopo l’attacco di Pearl Harbor, nel 1941, si diffuse negli Stati Uniti un forte sentimento anti-nipponico, che si tradusse in un internamento forzato per migliaia di persone di origine giapponese. Uno di questi campi era il Manzanar Relocation Center.

Il Manzanar Relocation Center e gli altri campi di internamento furono chiusi dopo la fine della seconda guerra mondiale. Solo nel 1988 il presidente Ronald Reagan risarcì gli ex internati sopravvissuti con la somma di 20.000 dollari per ciascuno di loro, mentre nel 1993 l’allora presidente Bush fece le scuse formali da parte del governo americano.

Quindi spirito a parte tutto il resto della storia é tristemente e terribilmente vero.

Una chicca per i nerd, in questa seconda stagione tra gli attori c’é George Takei che ricordiamo come Sulu in Star Trek TOS

Opinione Personale

Ciò che emerge in maniera limpida da questa seconda stagione è come la serie The Terror si prefigga di conservare la sua natura di storia riflessiva sulla condizione umana, più inquietante e a tratti spaventosa rispetto ai fantasmi e agli elementi soprannaturali che fuoriescono nel corso degli avvenimenti. 

Il lato horror della storia ottiene un ruolo centrale e ci si concentra unicamente sulla stessa Yūrei, la quale diviene un punto focale all’interno della vicenda. Lo stesso Chester (il protagonista) lascia il campo di detenzione in diverse situazioni, recuperando passo dopo passo gli indizi e le motivazioni sulla natura del fantasma che perseguita l’infamia della sua famiglia e dei personaggi ad essa legati.

La “Infamy”, l’infamia del titolo, è l’onta di aver commesso un simile crimine nei confronti dei propri cittadini da parte del governo americano, nelle parole che usò il presidente Roosevelt; ma è anche l’infamia con cui si è macchiato chi è stato preso di mira dai fantasmi che sterminano i prigionieri asiatici. Con la prima stagione Infamy ha in comune il genere storico-horror a sfondo politico e un killer soprannaturale e fantasmagorico; la differenza sta nell’atmosfera e nella declinazione dell’horror: dal campionario, variegato e asettico, delle morti dei vari marinai alla sequenza di esecuzioni splatter e macabre ai danni delle vittime dei campi.

A braccetto con il terrore del soprannaturale c’è quello nei confronti del reale: l’orrore del razzismo, dei campi, dei concittadini che si denunciano l’un l’altro come spie solo per sopravvivere in una situazione soffocante.

Link diretti per vedere la serie:

Amazon prime video

Link alternativo

Voi lo avete visto? cosa ne pensate? scrivetemelo qui sotto o sulla mia pagina facebook.

Se volete leggere la recensione di qualche film che ho visto: Film

Mi trovate anche su twitter e su instagram.

E sul mio primo blog: Non solo Cosmetici