Torno a prenderti di Stephen King

Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di uno degli ultimi libri che ho letto (si ne avevo altri in arretrato da molto più tempo) Torno a prenderti di Stephen King

The Gingerbread Girl - Stephen King - review
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Scheda Torno a prenderti

  • Titolo: Torno a prenderti
  • Titolo Originale: The Gingerbread Girl
  • Autore: Stephen King
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Pagine: 108
  • Genere: Thriller
  • Data pubblicazione: 2007 quella che ho io é un edizione del 2013

Trama

Emily si è rifugiata in un disabitato luogo di villeggiatura. Un giorno mentre fa jogging lancia uno sguardo incauto al bagagliaio dell’auto del vicino… e si risveglia saldamente legata nella cucina di lui, in procinto di essere torturata e fatta a pezzi come la vittima che aveva casualmente adocchiato. Immobilizzata e indifesa, senza nessuno che possa sentirla nel raggio di chilometri, Emily tenta disperatamente di escogitare un piano prima che il mostro torni a prenderla.

Premessa

Questo non é un romanzo, ma un racconto che troviamo anche inserito nella raccolta di racconti Al crepuscolo. Quando l’ho comprato su vinted non lo sapevo.

Opinione personale

Dopo la morte della figlia Emily ha iniziato a correre.

Inizia così una storia su un matrimonio che va in pezzi dopo la morte della loro bambina, una storia sulla perdita materna e sulla ricerca di modi per affrontarla, una storia che sta per andare terribilmente storto quando incrocia il percorso di un serial killer per prenderla.

La prima parte del libro è un ottovolante emotivo. Il matrimonio di Emily ed Henry è in crisi e non si può cercare di migliorarlo. Si incolpa per la morte della bambina anche se le morti in culla non sono un evento insolito (anche se triste).

Inizia a correre nel tentativo di trovare i limiti alla propria resistenza, e forse come forma di punizione e catarsi. Il suo matrimonio alla fine crolla in un litigio finale e lei va via di casa e si trasferisce nella casa estiva di suo padre e trascorre il suo tempo correndo sulla spiaggia e curandosi.

Un giorno, durante una delle sue innumerevoli corse, nota una macchina nel vialetto di una casa solitamente vuota. Si avvicina per capire chi fosse il nuovo vicino e scorge dal baule della macchina il corpo senza vita di una giovane donna.

Li inizia la sua battaglia per la sopravvivenza.

L’elaborazione del lutto

Il punto di forza del racconto non é tanto l’atmosfera di realismo o l’alta tensione di alcuni passaggi. Ma la psicologia dei suoi personaggi, in particolare della protagonista.

Emily è una donna distrutta, costantemente pervasa dal pensiero della figlia e dall’impossibilità di evaderne (la cattura, la segregazione in cucina e il tentativo di fuga va visto come un’allegoria). Lo stato d’animo, di conseguenza, si ripercuote con maestria nella vita di tutti i giorni, in una rappresentazione del malessere che soltanto il Re sa delineare. Lo stesso tema della corsa, apparentemente irrazionale, esprime in realtà la necessita di scappare, rifuggire da una vita distrutta per approdare in un luogo piatto, ma calmo.

Alla luce dei fatti, comprendiamo anche perché il marito si fosse arrabbiato tanto, parlando di quell’hobby: perché lui, al contrario di lei, sa che mai riuscirà a scappare, costretto a convivere per sempre con la tristezza per la morte della figlia. Anche questo aspetto è palesemente espresso nel romanzo:

Raggirare Henry le era sempre stato facile. Anche dopo la morte di Amy. Possiamo fare un altro bambino, gli aveva detto seduta sul letto accanto a lui, che giaceva con le caviglie incrociate e le lacrime che gli scorrevano sulle guance.

L’antagonista

Stesso discorso per l’assassino: il suo carattere, unito al modo di parlare e agli stratagemmi che metterà in atto (soprattutto nei capitoli finali), sono del tutto veritieri; al punto che, per contrasto, tutti i malati mentali delle altre opere sembreranno soltanto caricature. A questo contribuisce anche la descrizione della casa stessa, con un arredamento messo in piedi giorno dopo giorno dalla più instabile delle menti.

Cosa mi ha deluso

Non pensavo che lo avrei mai detto per quanto riguarda un opera di King (che adoro lo stesso), ma questo racconto mi ha lasciato un po l’amaro in bocca sul finale. King lascia alcune domande senza risposta: l’anziano sul molo é vivo o no? La protagonista dopo essere sopravvissuta, riuscirà a ricucire la sua vecchia vita? (anche se lascia intuire che decide di ricominciare una vita da sola, lo fa in maniera talmente nebulosa che rimane un punto di domanda) Queste domande, fanno si che tutto il pathos e l’empatia che si erano formati nel corso della storia nei confronti della protagonista di dissolvano con poco.

In Conclusione

Consiglio il racconto Torno a prenderti a chi vuole leggere per la prima volta qualcosa di King e non vuole cominciare con qualcosa di molto impegnativo (io l’ho letto durate un viaggio in treno é veramente breve). Le sene di violenza sono poco e non macabre (se riuscite a vedere criminal minds, possiamo dire che il livello é quello). Per gli appassionati di King, diciamo che non conviene comprare questo racconto da solo, ma inserito nella raccolta.

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Alla prossima 🖖 

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

8 Risposte a “Torno a prenderti di Stephen King”

  1. Mi rendo conto che la bibliografia di King è davvero immensa, sapevo avesse davvero scritto tanti libri, ma non mi aspettavo così tanti. Alcuni titoli poi più vecchi a me totalmente sconosciuti sono quelli che più mi stanno intrigando!

  2. E’ sempre un piacere leggere una recensione di un’opera di King. Ho già la pelle d’oca,a nche se si tratta di un racconto breve!!

  3. Torno a prenderti è uno dei titoli che preferisco, è leggero, scorrevole l’ideale come hai detto tu per chi vuole iniziare con King, come sempre una recensione perfetta, insieme alle altre sue raccolte di racconti ovviamente tra i miei titoli preferiti.

  4. Anche a me è piaciuto tantissimo: confermo di averlo letto molto in fretta proprio perchè l’indagine psicologica coinvolge moltissimo.

  5. Diciamo che essendo un racconto scritto per una raccolta da solo non rende, ma nell’insieme della raccolta Al crepuscolo è un buon racconto.
    Hai letto il gioco di Gerald? Se non lo hai ancora fatto te lo consiglio, come ti consiglio se ami la letteratura di King di iniziare dai primi e andare in ordine cronologico, scoprirai tante chicche che leggendoli a casaccio magari non vedi.

  6. Il gioco di Gerald, l’ho letto questa estate ma sono in super ritardo non le recensioni dei libri, ne parlerò (prima o poi) sul blog. Anche se sono quasi tutte riletture. Da ragazzina li prendevo in biblioteca. Ora mi sono decisa a comprarli un po alla volta tutti.

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