Ergo Proxy (Anime) REVIEW

Ciao a tutti.

Oggi voglio parlavi di un anime breve, ma estremamente interessante ovvero: ERGO PROXY

Scheda

Trama Ergo Proxy:

É ambientato in un futuro in cui la razza umana è stata quasi sterminata a causa di un’infezione e dell’inaridimento del pianeta. I pochi sopravvissuti si sono rifugiati in alcune città protette da enormi cupole in cui viene severamente controllato il controllo delle nascite al fine di garantire la sopravvivenza degli abitanti. Secondo Re-l Mayer, un’ispettrice che vive all’interno di queste città futuristiche, il tempo passa lentamente e in modo monotono, ma la sua vita sta per subire un drastico cambiamento con l’arrivo di un virus in grado di attaccare il sistema degli AutoReiv, degli speciali robot ideati per prestare sevizio agli esseri umani, trasformandoli così in delle macchine assassine con la capacità di intendere e volere. L’incarico che verrà affidato a Re-l sarà quello di indagare su questo misterioso virus che sta provocando sempre più disordini.

Personaggi Principali:

Re-l Mayer: Un ispettore del Citizen Intelligence Bureau. È incaricata di indagare su una serie di brutali omicidi commessi da AutoReiv infettati dal virus Cogito. È anche la nipote di Donov Mayer, il reggente di Romdeau. 

Vincent Law: Un immigrato dalla cupola di Mosk che lavora per la divisione di controllo AutoReiv di Romdeau  all’interno del FG del settore degli immigrati temporanei, istituito per cacciare e disporre di AutoReiv infetti. 

Pino: è stato una bambina surrogato della coppia. Era stata programmata per la disattivazione dopo che i Creed avevano ottenuto un vero figlio neonato dal governo, ma le morti premature di Samantha e del suo nuovo figlio spinsero Pino a fuggire da Romdeau. Accompagna Vincent nel suo viaggio.

RIFERIMENTI E CITAZIONI

Opinione Personale Ergo Proxy:

Da queste poche righe di trama è assolutamente impossibile avere un’idea del prodotto compiuto, e questo perché Ergo Proxy è una serie estremamente complessa, ricca di temi ed estremamente curata dal punto di vista tecnico. Le animazioni sono di livello eccelso se teniamo conto degli standard produttivi di dodici anni fa, e nonostante qualche imprecisione nei tratti dei volti la grafica coniuga alla perfezione disegno a mano e digitale, cosa rara persino ai giorni nostri.

La fotografia, luminosa negli ariosi ambienti di Romdo e plumbea nei bassifondi e nell’ambiente esterno, conferisce alla serie una perfetta atmosfera neo-noir.

Il design riesce nell’impresa di conciliare originalità e impatto visivo: gli autoReiv, i personaggi umani e i mostri sono tutti ben costruiti e intriganti. Lungi dall’essere raffinata per puro amore estetico, la grafica diventa poi un’importante chiave di lettura, com’è il caso del costume da coniglio di Pino, (che rimanda chiaramente al viaggio allucinato di Alice nel paese delle meravige), o il dettaglio degli occhi di Vincent, che si aprono per la prima volta in un momento-chiave della storia.

Per non parlare della eccezionale resa estetica dell’iconico personaggio di Re-l Mayer, il cui aspetto ieratico – “sporcato” da dettagli civettuoli, come la complicata acconciatura e il trucco azzurro sugli occhi – ben rappresenta il temperamento severo ma al tempo stesso capriccioso della ragazza.

Dal punto di vista dei contenuti, Ergo Proxy affastella una serie pressoché infinita di citazioni e riferimenti che contribuiscono alla sua generale aura di raffinatezza (qualcuno direbbe pretenziosità): i temi toccati dalla serie, che comprendono il senso della vita, il destino, il diritto alla libertà e all’autocoscienza rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno per chi sa apprezzare i prodotti caratterizzati da più livelli di lettura.

I personaggi sono tutti molto riusciti e sfaccettati, soprattutto il terzetto di protagonisti che va incontro a un complicato percorso di maturazione. Ma la serie ha anche, fra i propri numerosi pregi, anche l’aver costruito un cast di comprimari convincenti che trova il proprio apice nel formidabile Direttore Raul Creed, il cui status viene sconvolto nel primo episodio.

Pur essendo come tutti sottoposto a un controllo delle emozioni, Creed sviluppa un odio implacabile per l’uomo cui dà la colpa di avergli portato via ogni cosa, vale a dire Vincent Law. La sua parabola tragica è forse uno degli elementi più interessanti, al di là della lunga sezione centrale dedicata alla risoluzione del mistero rappresentato dai Proxy.

In conclusione:

Ergo Proxy è un anime che punta in alto e ci arriva, facendosi forte della sua ricercatezza, forse non è un anime adatto a tutti i palati, ma è opera di indubbio valore, abbiamo una storia robusta e insolita, raccontata con un certo estro onirico, che sarebbe davvero ingiusto non lodare.

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