I.L – La ragazza dai mille volti di Tezuka Osamu | Recensione

Ciao a tutti.

Oggi vi voglio parlare di un manga a volume unico: I.L – La ragazza dai mille volti di Tezuka Osamu

Scheda

Trama I.L – La ragazza dai mille volti

Il manga è una sorta di favola per adulti con la quale Tezuka, attraverso gli occhi di un uomo di nome Daisaku Imari, e di I.L, una misteriosa donna capace di trasformarsi in qualunque persona, mette alla luce i problemi della società visti da varie angolature. Imari è un famoso regista che ha lasciato l’industria cinematografica da tre anni dopo aver prodotto intenzionalmente un film di scarso valore a causa della perdita di interesse per il suo lavoro.

Un giorno s’imbatte in un indovino che gli racconta di una casa in cui dimora il conte degli Alucard. L’uomo si reca sul posto e vi trova il conte che gli affida I.L, una donna misteriosa. Entrando dentro un particolare scrigno ella può trasformarsi in qualunque essere umano desideri, uomo o donna, giovane o anziano.

Imari è ovviamente affascinato da tutto ciò e inizia ad usarla nel suo business. I.L prende le sembianze di qualunque persona il cliente richieda mentre Imari manovra il tutto da dietro le quinte.

Opinione Personale:

I.L – La ragazza dai mille volti, etichettato come seinen, non tanto per le blande scene di sesso e di violenza ma in quanto un pubblico maturo è certamente meglio predisposto a comprendere e apprezzare le riflessioni dell’autore, le quali investono ogni ambito della società dell’epoca e dimostrano ancora oggi una modernità sorprendente. Lo stesso si può dire per la struttura narrativa della storia e della fluidità della connessione sequenziale delle vignette, che trascendono la tavola per assumere quasi la continuità di un filmato nella mente del lettore.

Il personaggio principale è una vampira che entrando e uscendo dalla propria bara è in grado di assumere le sembianze e la voce di qualunque persona. Questa “Mystica ante litteram” viene offerta in dono dal Conte Alucard (lapalissiano anagramma di Dracula) a un famoso regista, Daisaku Imari, caduto improvvisamente in disgrazia. Vuole essere un regalo del misterioso benefattore per risvegliare la creatività del cineasta in nome della fantasia, che è stata bandita per sempre da questo mondo dopo che la sua dimora ideale, la luna, è stata ridotta a un’insignificante realtà dalla celeberrima missione spaziale americana.

Daisaku decide di utilizzare l’avvenente ragazza per assecondare le richieste provenienti da ogni angolo della Terra, avanzate da facoltosi e potenti uomini che richiedono l’intervento della donna per le necessità e i capricci più disparati. Per Tezuka è un pretesto per affrontare temi talvolta scottanti senza il timore di ostentare una posizione netta e impegnata: le ingerenze nella vita politica ed economica di paesi più deboli esercitata dal Giappone; la corruzione strisciante; la violenza dei militari americani perpetrata sulla popolazione locale durante la guerra in Vietnam; la soppressione della libertà di pensiero e di opinione praticata dagli stati membri dell’allora Blocco Sovietico.

A queste denunce si alternano esempi che testimoniano l’interesse del maestro per i sentimenti e le pulsioni più nobili o abbiette del nostro animo: dalla brama di ricchezza alla gelosia, dall’odio cieco all’amore incondizionato. Nei racconti c’è spazio anche per la follia umana, colta attraverso le sue varie sfumature e talvolta mediata da un momento divertente o da una scena osé. Lungo la storia, suddivisa in capitoli autoconclusivi, assistiamo a un’evoluzione della protagonista che assume sempre maggior rilievo e carattere, fino a divenire una figura di spessore e carismatica, attraente anche per il suo padrone, che non le aveva mai dato attenzioni se non per interesse dettato da secondi fini.

In Conclusione

I.L – La ragazza dai mille volti, seppur non venga nominata spesso parlando dell’immensa produzione di Tezuka, è un’opera monumentale, un classico irrinunciabile per concezione e realizzazione, capace di sfiorare ogni genere letterario e contenerli tutti: archetipo di infinite declinazioni e fucina di incommensurabili influenze che avremmo visto fiorire in seguito nelle più diverse scuole e interpretazioni della Nona Arte.

Voi cosa ne pensate? Scrivetemelo qui sotto o sulla mia  pagina Facebook.

Se volete scoprire altre recensioni di manga cliccate qui: Manga

Vi ricordo e che potete continuarmi a seguire su: Non Solo Cosmetici

Mi trovate anche su twitter e su instagram.

Alla prossima.

🖖