Kokkoku anime recensione

Ciao a tutti.

Oggi voglio parlarvi di una anime breve: Kokkoku. Sia chiaro non è tra quelle serie da vedere assolutamente in quanto pietra miliare dell’animazione, ma per i fan che sono stufi delle solite storie trite e ritrite potrebbero trovare in Kokkoku qualcosa di nuovo.

Kokkoku nasce da un’idea di Seita Horio e serializzato su Morning Two dal 2009 al 2013, adattamento auto conclusivo realizzato dallo studio Geno per la regia di Yoshimitsu Ohashi (director e key animator  di anime come Code Geass – Lelouch of the rebellion R2, Full Metal Alchemist: Brotherhood). Il manga, nominato ai Taisho Awards nel 2011, è tuttora inedito in Italia. La serie anime seinen in dodici episodi intitolata Kokkoku: Moment by moment.

Scheda:

Trama kokkoku:

Juri Yukawa vive con suo nonno pensionato, suo padre e suo fratello entrambi disoccupati, sua sorella, che è una madre single, e suo nipote. Un giorno suo fratello e suo nipote vengono rapiti. Il riscatto deve essere consegnato entro 30 minuti o moriranno entrambi. Juri decide di andare a salvarli da sola, armata di coltello, ma il nonno utilizza uno strano oggetto in suo possesso per fermare il tempo. Ora che tutto è immobile, Juri può correre a salvare i suoi cari con l’aiuto del padre e del nonno. Ma presto scopriranno che non sono gli unici a potersi muovere in quella situazione.

Il tempo è denaro in Kokkoku e non bisogna farselo scappare.

La protagonista è Juri Yukawa, una giovane donna in cerca di lavoro per diventare indipendente e lasciare la famiglia, vive con il nonno pensionato, al fratello (Tsubasa) e al padre (Takafumi), entrambi disoccupati e una sorella,madre single, e suo nipote Makoto.

L’anime ha inizio il giorno in cui suo fratello Tsubasa e il suo nipotino vengono rapiti: i sequestratori chiedono un riscatto, se i soldi non vengono consegnati entro trenta minuti sarebbero morti. Juri è intenzionata a salvarli armata di coltello, intanto viene utilizza una strana pietra per fermare il tempo dal nonno. Juri, suo nonno e suo padre possono così muoversi nella città immobile, per andare a salvare i propri cari.Il colpo di scena è il fatto che loro tre non sono gli unici a muoversi in condizione di “stasi”,quindi abbiamo una prima impressione di un thriller fantascientifico.

Sopravvivenza e collaborazioni temporanee

Il charter design è stabile: i personaggi sono facili da riconoscere e i volti appaiano con un tocco del tempo. I rapporti fra i vari personaggi non vengono mostrati né amicizie né lealtà ma semplicemente un coinvolgimento per la sopravvivenza e strategie temporanee per una collaborazione per uscirne sani e salvi. I personaggi non sono monotoni ma hanno quel pizzico di “vero” per non parlare della protagonista giovane, determinata e attiva.

La grafica della “stasi” è piacevole alla vista, alla luce del tramonto, il tempo viene fermato, e ogni particolare è curato in ogni minimo dettaglio. Il punto principale di questa serie sono proprio i personaggi e l’ambientazione, anche il buon accompagnamento musicale.

Questa serie merita una visione soprattutto da chi ama i gialli e le storie psicologiche, maggiormente per vedere persone ordinarie che si ritrovano in un contesto in cui le regole del gioco sono stravolte.

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