LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT: UNA MINISERIE DA GUARDARE

Ciao a tutti.

Dopo avervi parlato del Romanzo LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT. Oggi vi parlo della miniserie.

Trama

Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore.

Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan.

Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell’oceano. Convinto dell’innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent’anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan?

La verità sul caso Harry Quebert è una miniserie televisiva americana, diretta da Jean-Jacques Annaud, con protagonista Patrick Dempsey (ve lo ricordate in Grey’s Anatomy?). Tutta la sua carriera rappresenta il tentativo di realizzare un cinema di intrattenimento all’europea, alternativo al cinema industriale hollywoodiano.

È regista dell’adattamento del romanzo italiano Il nome della rosa di Umberto Eco (ironia della sorte, tra gli ospiti speciali della miniserie c’è Ron Perlman, che ai tempi interpretò il monaco Salvatore) e di Sette anni in Tibet con protagonista Brad Pitt.

Qui si occupa della trasposizione cinematografica del thriller di successo La verité sur l’affaire Harry Quebert di Joël Dicker, del 2012

La Miniserie la verità sul caso Harry Quebert è un prodotto ben confezionato, ha riportato sul piccolo schermo Patrick Dempsey in un ruolo particolarmente sfaccettato: un professore e scrittore carismatico ma anche un uomo fragile e tormentato dai fantasmi del passato, pronto a dispensare consigli di rettitudine morale ma poco incline a seguirli finendo per diventare egli stesso colpevole di un crimine che segnerà per sempre i rapporti con il suo pupillo e con la sua stessa coscienza. La narrazione trasversale nell’arco dei trent’anni permette di valorizzare le capacità attoriali.

L’apprezzabile lavoro di trucco rende piuttosto verosimile l’evoluzione dei personaggi; mentre grazie ad una brillante sceneggiatura, la narrazione scorre bene e veloce, costruita sulle grandi contraddizioni della vita: dove un’accusa basta alla società per mettere alla gogna uno stimato scrittore, dove ad una patologia mentale viene negata una spiegazione scientifica in favore di una mistica, dove la  diversità è sinonimo di pericolo.

Opinione Personale Miniserie La verità sul caso Harry Quebert.

Scrivo la recensione dopo aver letto come prima cosa il libro e poi essermi guardata tutta la miniserie televisiva. Per la prima volta ho avuto la sensazione che la versione filmata non abbia tolto nulla alla storia.

Come dovrei definire un giallo perfetto? Un dramma che cattura l’attenzione? Una progressione di avvenimenti sempre più stupefacenti? Una storia con svolte sempre imprevedibili? O per usare le parole di Churchill quando nel 1939 descrisse le intenzioni dell’Unione Sovietica: “Un indovinello, avvolto in un mistero all’interno di un enigma”.
La verità sul caso Henry Quebert è tutto questo.

Non a caso la trasposizione sullo schermo non è un film, ma una mini serie, con dodici episodi senza il minimo calo di tensione.
Posso anche ammettere che la figura dello scrittore e altri elementi possano sembrare caricaturali, ma andate oltre.

Penso che l’effetto sia voluto proprio per canalizzare l’attenzione sul concatenamento degli eventi e sul modo in cui poco alla volta emerge la verità, o almeno la verità del momento. Proprio questi aspetti sono realizzati in modo magistrale. In tutta sincerità, conto sulle dita i casi analoghi, pur riferendomi a un bagaglio di letture non indifferente.
Lo consiglio a tutti, ma con un avvertimento: state attenti a quello che vedete e non perdete una battuta.

Tutta vostra attenzione è necessaria per seguire il filo. E anche per offrire un dovuto tributo a un’opera straordinaria.

Voi lo avete visto? vi é piaciuto?  Scrivetemelo qui sotto o sulla mia pagina facebook.

Mi trovate anche su twitter e su instagram.

E sul mio primo blog: Non solo Cosmetici

Alla prossima