Gigantomachia di Kentaro Miura, recensione

Ciao a tutti.

Oggi torniamo a parlare di Manga con Gigantomachia di Kentaro Miura. Un Manga composto da un unico volume.

Gigantomachia

Trama

In un futuro lontano cento milioni di anni, in un mondo completamente mutato dopo un terribile cataclisma, le leggende sui mostri riprendono vita. Delos, un ingenuo energumeno dalla forza titanica, e Prome, una strana ragazzina che lo affianca nell’insidioso viaggio attraverso il deserto ai confini dell’Impero, vanno in cerca del clan degli Insetti Lottatori, legati da una sorta di contratto. Catturati, i due sono condotti all’interno del nido, un ecosistema perfetto che cela un segreto vitale. Creduti spie imperiali, Delos e Prome vengono gettati nell’arena alla mercè di Ogun, campione della tribù dello Scarabeo sacro, per essere giustiziati!

Gigantomachia

Sulla trama non c’è molto da dire: l’idea, in sé, non è particolarmente originale. E in effetti la scelta di mettere a fuoco dei “giganti” sembra fare eco, un po’ strumentalmente, al successo de L’attacco dei giganti.

Come sempre in questi casi, però, a fare la differenza è la realizzazione, che nel caso di Miura non poteva che essere di alto livello. Facendo virtù i limiti della short story, il mangaka sceglie di evocare, più che di raccontare, e tratteggia uno scenario vivido nella sua inospitale arsura, dove personaggi che ci risultano immediatamente simpatici si muovono in modo credibile e naturale.

L’idea che dà è quella di un mondo vasto tutto da esplorare – qua e là miyazakiano – che svolge soprattutto la funzione di trasmettere un messaggio positivo di volontà e speranza.

Gigantomachia

Dimenticate il cupo nichilismo di Berserk: Delos è un pacifista, crede nell’armonia tra gli esseri viventi e si oppone ad ogni forma di vendetta. Queste caratteristiche lo rendono più simile ad un eroe classico da shonen che non a Gatsu, il protagonista di Berserk, al quale però è accumunato da un’incredibile resistenza fisica e forza di volontà.

Come lui, inoltre, Delos è accompagnato da un essere la cui natura sovrannaturale odora di mitologia europea, così come molte delle idee e degli spazi presentati.

Il tono della storia, com’è lecito aspettarsi da Miura, è epico, ma attraversato da una vena d’ironia che la rende lieve e di facile lettura. L’espressione del lato drammatico della vicenda è affidato soprattutto ai disegni, che come tipico dell’autore sono meravigliosamente dettagliati e complessi.

Un occhio di riguardo, in particolare, è dedicato ai suggestivi scenari e ambientazioni.

Gigantomachia

Opinione Personale Gigantomachia:

Gigantomachia è un manga che ha generato opinioni controverse, nei lettori. I fan di Miura si sono divisi in due fazioni ben distinte: chi ha apprezzato il manga e chi lo ha disprezzato pesantemente.
Per chi non lo conoscesse, Kentaro Miura è un mangaka famoso in tutto il mondo più che altro per aver partorito Berserk, (se state pensando, ma Berserk quando lo finisce 😢 , quello é il quarto segreto di Fatima, non é dato saperlo) manga che gli diede la fama mondiale, anime, gadget, videogames, artbook.

Gigantomachia l’atmosfera è più dalle parti di Nausicaa nella valle del Vento che in quelle di Ken il Guerriero, bello il messaggio dietro al viaggio dei nostri eroi e la relazione con uno stile di lotta come il wrestling (aspetto che non vi rivelo, gustoso), ci sono poi molti riferimenti ai miti greci.

Il richiamo alla cultura greca non è forzato, in quanto il titolo stesso, Gigantomachia, fa riferimento alla lotta tra gli Ctonia e gli dèi dell’Olimpo (dal greco: gigas gigante e makhē battaglia). Gli Ctonia sono ventiquattro giganti metà bestie e metà umani figli di Gea o Gaia (nel manga i giganti vengono definiti “parte di Gaia”). Le citazioni di questo mito sono molto sottili e bisogna, come sempre, stare attenti ed essere buoni osservatori per coglierle, perché i giapponesi sono dei maestri nel citare e omaggiare in maniera discreta grandi opere.

In Conclusione:

In conclusione possiamo dire che è davvero un bel manga, piacevole da leggere. Il fatto che sia un volume unico è un punto a favore per Miura. La storia infatti ben si adatta ad un manga autoconclusivo, piuttosto che ad una serie. Con questo non si vuole dire che non ne potrebbe uscire un buon lavoro.

L’ore é pubblicata dalla Planet Manga. In una versione da edicola sui 5€ euro e una edizione grande formato e carta migliore da fumetteria a 7.50€.

Vi consiglio al cento per cento quest’ultima. E se la copertina non vi convince o vi sta sulle palle Miura che “perde tempo invece di farmi Berserk” (onestamente ogni volta che Miura comincia un opera nuova sono una di quelli che urala: “Miura perché?, ma me lo vuoi far finire di leggere Berserk prima delle pensione?” e poi volo a comprare il suo ultimo lavoro perché Miura é Miura. Si non é tanto coerente lo ammetto).

Vi invito a sfogliare le pagine dell’opera prima dell’acquisto, soprattutto le tavole della parte finale. Sicuri di voler ancora lasciare il volume?.

Voi avete letto? cosa ne pensate? Scrivetemelo qui sotto o sulla mia  pagina Facebook.

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🖖

Alla prossima

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

17 Risposte a “Gigantomachia di Kentaro Miura, recensione”

  1. Sono tra quelli che darebbe tante bacchettate a Miura ogni volta che non finisce ‘Berserk’, lo attendo come si attende la conclusione di un ciclo che mi ha accompagnata, entusiasmata e lo ha reso ai miei occhi una colonna portante per quanto riguarda proprio il manga giapponese in se, come lo è Go Nagai avevo già sentito parlare di questo maga e lo recupero al più presto adoro lo stile di Miura sempre molto ispirato e peculiare nelle sue tavole, bella recensione e ripetiamo in coro ‘Miura finisci Berserk per favore !’

  2. Katrin ti capisco perfettamente, calcola che io non ho ancora comprato il manga anche se desidero veremente tanto avere Berserk in cartaceo, proprio perché ho paura che non lo finisca e di ritrovarmi tra le mani un opera che non ha un finale (cosa che mi farebbe girare non poco i boccini, odio le mezze collezioni, quindi aspetto di svenarmi in blocco) Per quanto riguarda quest’opera, che dire é Miura é stupendo, vedrai che tu più di molti altri sari capace di apprezzare non solo la storia, ma l’accuratezza delle illustrazioni, che sono dei piccoli capolavori. E c’é una chicca sulle ultime pagine che da fan di Berserk apprezzerai sicuramente.

  3. Devo ammettere di non conoscere il mangaka Miura. Tuttavia i disegni rivelano un talento ed una capacità di rappresentazione fuori dal comune. L’attenzione per i particolari nonché i riferimenti alla mitologia greca mi incuriosiscono non poco. E poi a questo punto vorrei sapere qualcosa di più a proposito del manga “Berserk”.
    Maria Domenica

  4. Ciao Maria Domenica.
    Su Berserk farò un pezzo il prossimo anno. È un manga troppo lungo e complesso perché io possa finire di scriverlo prima delle feste. Ma lo farò, tu intanto se lo trovi leggi questo così cominci ad assaporare lo stile di Miura.

  5. Adoro lo stile di disegno di questo manga,lo trovo interessante anche nella trama lo cercherò.

  6. Miura o lo si ama o lo si odia. Anch’io attendo la fine di Berserk ma ormai non mi creo neanche aspettative. Lo stile di Gigantomachia mi piace, sembra un’ottima variante pur mantenendo il suo tratto distintivo. La storia mi sembra un po’ banalotta, tuttavia per 7€ essendo anche auto conclusiva gli darò una possibilità. Vedremo.

  7. Per il prossimo anno mi sono prefissato tra gli obiettivi quello di leggere qualche manga e questo mi attira leggendo la trama ma anche per i disegni. Mi sono appuntato il nome, grazie per il suggeriemento. – Paolo

  8. Unire illustrazioni così poetiche ad una storia dispotica è un’idea accattivante.

  9. Isabella nei prossimi mesi penso di iniziare a leggere qualche manga. Non conoscevo questo mangaka. I disegni di Gigantomachia sono ben fatti. Sicuramente lo terrò in considerazione.

  10. Trovo molto bello il messaggio di speranza che l’autore lancia attraverso questa storia. Non conosco lui e neppure le altre sue opere ma incuriosisce non poco.

  11. Ho scoperto che leggere i manga aiuta gli aspiranti scrittori, lo sai? ho partecipato ad un corso di scrittura e uno dei docenti ha fatto un paio di lezioni proprio su questa “arte affabulatoria” (l’ha definita così). E in effetti, dopo queste due lezioni, li leggo in modo diverso e me li godo davvero.
    Credo che acquisterò questo di Miura per due motivi: il primo perché i manga che consigli tu sono una sicurezza, il secondo perchè è autoconclusivo e leggerlo per imparare sarà un piacere.

  12. Mi sto avvicinando al mondo dei manga grazie al tuo blog, mi sto appassionando!
    Seguendo i tuoi consigli non sbaglio mai!!

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