I.L – La ragazza dai mille volti di Tezuka Osamu | Recensione

Ciao a tutti.

Oggi vi voglio parlare di un manga a volume unico: I.L – La ragazza dai mille volti di Tezuka Osamu

Scheda

  • Titolo originale: I L
  • Titolo inglese: IL
  • Titolo Kanji: アイエル
  • Nazionalità: Giappone
  •  GiapponeCasa Editrice: Shogakukan
  • Storia: Osamu Tezuka
  • Disegni: Osamu Tezuka
  • Categoria: Seinen (Pubblico Adulto
  • Genere: Drammatico, Psicologico, Soprannaturale 
  • Anno: 1969
  • Volumi: 1
  • Stato in patriacompletatoStato in Italiacompletato
  • Disponibilità: JPOP (compralo su Amazon.it)

Trama I.L – La ragazza dai mille volti

Il manga è una sorta di favola per adulti con la quale Tezuka, attraverso gli occhi di un uomo di nome Daisaku Imari, e di I.L, una misteriosa donna capace di trasformarsi in qualunque persona, mette alla luce i problemi della società visti da varie angolature. Imari è un famoso regista che ha lasciato l’industria cinematografica da tre anni dopo aver prodotto intenzionalmente un film di scarso valore a causa della perdita di interesse per il suo lavoro.

Un giorno s’imbatte in un indovino che gli racconta di una casa in cui dimora il conte degli Alucard. L’uomo si reca sul posto e vi trova il conte che gli affida I.L, una donna misteriosa. Entrando dentro un particolare scrigno ella può trasformarsi in qualunque essere umano desideri, uomo o donna, giovane o anziano.

Imari è ovviamente affascinato da tutto ciò e inizia ad usarla nel suo business. I.L prende le sembianze di qualunque persona il cliente richieda mentre Imari manovra il tutto da dietro le quinte.

Opinione Personale:

I.L – La ragazza dai mille volti, etichettato come seinen, non tanto per le blande scene di sesso e di violenza ma in quanto un pubblico maturo è certamente meglio predisposto a comprendere e apprezzare le riflessioni dell’autore, le quali investono ogni ambito della società dell’epoca e dimostrano ancora oggi una modernità sorprendente. Lo stesso si può dire per la struttura narrativa della storia e della fluidità della connessione sequenziale delle vignette, che trascendono la tavola per assumere quasi la continuità di un filmato nella mente del lettore.

Il personaggio principale è una vampira che entrando e uscendo dalla propria bara è in grado di assumere le sembianze e la voce di qualunque persona. Questa “Mystica ante litteram” viene offerta in dono dal Conte Alucard (lapalissiano anagramma di Dracula) a un famoso regista, Daisaku Imari, caduto improvvisamente in disgrazia. Vuole essere un regalo del misterioso benefattore per risvegliare la creatività del cineasta in nome della fantasia, che è stata bandita per sempre da questo mondo dopo che la sua dimora ideale, la luna, è stata ridotta a un’insignificante realtà dalla celeberrima missione spaziale americana.

Daisaku decide di utilizzare l’avvenente ragazza per assecondare le richieste provenienti da ogni angolo della Terra, avanzate da facoltosi e potenti uomini che richiedono l’intervento della donna per le necessità e i capricci più disparati. Per Tezuka è un pretesto per affrontare temi talvolta scottanti senza il timore di ostentare una posizione netta e impegnata: le ingerenze nella vita politica ed economica di paesi più deboli esercitata dal Giappone; la corruzione strisciante; la violenza dei militari americani perpetrata sulla popolazione locale durante la guerra in Vietnam; la soppressione della libertà di pensiero e di opinione praticata dagli stati membri dell’allora Blocco Sovietico.

A queste denunce si alternano esempi che testimoniano l’interesse del maestro per i sentimenti e le pulsioni più nobili o abbiette del nostro animo: dalla brama di ricchezza alla gelosia, dall’odio cieco all’amore incondizionato. Nei racconti c’è spazio anche per la follia umana, colta attraverso le sue varie sfumature e talvolta mediata da un momento divertente o da una scena osé. Lungo la storia, suddivisa in capitoli autoconclusivi, assistiamo a un’evoluzione della protagonista che assume sempre maggior rilievo e carattere, fino a divenire una figura di spessore e carismatica, attraente anche per il suo padrone, che non le aveva mai dato attenzioni se non per interesse dettato da secondi fini.

In Conclusione

I.L – La ragazza dai mille volti, seppur non venga nominata spesso parlando dell’immensa produzione di Tezuka, è un’opera monumentale, un classico irrinunciabile per concezione e realizzazione, capace di sfiorare ogni genere letterario e contenerli tutti: archetipo di infinite declinazioni e fucina di incommensurabili influenze che avremmo visto fiorire in seguito nelle più diverse scuole e interpretazioni della Nona Arte.

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Alla prossima.

🖖

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

9 Risposte a “I.L – La ragazza dai mille volti di Tezuka Osamu | Recensione”

  1. Davvero una bella recensione di un manga che devo assolutamente recuperare, è li nella lista e non ancora riesco a farlo mio, va bene che ho un elenco di manga lunga quanto il vagone di un treno ma questo è stato sempre un pallino per me anche per il fatto che l’illustratore è semplicemente magnifico, dotato di quella delicatezza mista a forza del pennino che fa da contrasto ad una trama non certo leggera, grazie per avermelo ricordato.

  2. Se è un classico allora non posso perdermelo. La trama sembra avvincente ed il fatto che è un manga a volume unico per me lo rende più attraente. Grazie per la dritta. – Paolo

  3. “La ragazza dai mille volti” appare un manga incredibile ai miei occhi. L’autore è in grado di indagare e rappresentare, attraverso i personaggi principali, caratteri, pulsioni ed aspetti della natura umana che ben si coniugano anche a momenti storici. Ciò che personalmente mi incuriosisce è sicuramente l’evoluzione psicologica e personalissima di questa donna in grado di assumere le sembianze più disparate.
    Maria Domenica

  4. Tezuka è sicuramente il padre dei manga, senza di lui tante tecniche di disegno non esisterebbero, come gli occhioni grandi tipici dei manga.

  5. Guarda la cosa che sia volume unico mi piace così vedo subito come finisce senza stare con l’ansia della prossima uscita.

  6. Davvero una bella recensione di un manga che devo assolutamente recuperare, grazie per avermelo ricordato.

  7. Non lo avevo mai sentito, ma mi hai incuriosita fin dall’inizio, con il potere della donna di potersi trasformare in qualsiasi essere lei voglia. è un potere che da piccola avrei voluto anch’io. Vedere il mondo con occhi diversi, percezioni ed emozioni diverse. Penso che ti faccia essere più sensibile al mondo. Poi ci sono anche scene di sesso e quindi mi piace ancora di più. Lo metto in lista per questa quarantena.

  8. Tezuka è una dei migliori, ho sempre adorato le sue tavole e le sue proposte, non delude mai.

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