Lady Snowblood di Kazuo Koike e Kazuo Kamimura. Recensione

Ciao a tutti.

Oggi voglio parlarvi di u manga che é composto da soli 3 volumi: Lady Snowblood di Kazuo Koike e Kazuo Kamimura

Scheda Lady Snowblood.

  • Titolo originale: Shurayuki-hime
  • Titolo inglese: Lady SnowbloodTitolo
  • Nazionalità: Giappone
  • Casa Editrice: Kadokawa Shoten
  • Storia: Kazuo Koike
  • Disegni: Kazuo Kamimura
  • Categoria: Seinen (Pubblico Adulto) 
  • Genere: Arti Marziali, Azione, Drammatico, Storico 
  • Anno: 1972 – 1973
  • Volumi: 3
  • Stato in patria: completato
  • Stato in Italia: completato
  • Disponibilità: JPOP 

Trama Lady Snowblood:

Lady Snowblood parla di Vendetta. Pura e semplice vendetta. Yuki ha ereditato da sua madre un terribile destino. Il padre di Yuki venne assassinato da un gruppo di uomini che lo usarono per scatenare una rivolta e che abusarono di sua madre. Ella finì con l’uccidere uno dei suoi aggressori, finendo così in prigione con una condanna all’ergastolo. Non avendo possibilità di uscire per completare la sua vendetta, elaborò un piano per sedurre una guardia e rimanere incinta. Prima di morire di parto, la madre di Yuki convinse un’amica a inculcare nella propria figlia quel desiderio di vendetta a cui lei non poteva più ambire. Vent’anni dopo Yuki è un’assassina professionista, spesso ricorrendo all’uso di imbrogli e inganno, approfittando del fatto che in quanto donna non viene vista come una minaccia dalle persone che deve affrontare.

Opinione Personale:

Lady Snowblood, forte di una lunga tradizione, declina questo ideale in chiave femminile, concentrandosi sulla figura dell’algida e letale Yuki. Come evidenziato da Paolo La Marca nella postfazione al secondo volume dell’opera, il personaggio di Yuki «potrebbe essere il risultato di un insieme ordinato di alcune variabili dipendenti: la figura della dokufu (la donna malvagia e vendicativa) da una parte e del koroshiya (l’assassino) dall’altra.»

La poetica sanguinaria di Koike, quindi, fa uso di stilemi già adottati dal teatro No e dai tsuzuki-mono (racconti a puntate, diffusi in epoca Meiji e simili ai gesaku, termine con cui si indica la letteratura popolare e di intrattenimento), ma senza dubbio segue quel filone inaugurato da Shirato Sanpei, che pur sposando l’estetica cruda e adulta del gekiga, decide di ambientare le sue opere nel passato, usandolo come cartina tornasole del presente. E dopo il già citato Lone Wolf and Cub, Koike sceglie il jidaigeki (il dramma storico) per ambientare le vicende della sua (anti)eroina.

Grazie ai disegni e all’esperienza di Kamimura, Koike tratteggia un personaggio ambiguo, che si muove tanto negli ambienti sordidi della yakuza, quanto tra i ceti più abbienti, portando a termine missioni all’apparenza suicide. L’unica ancora di salvezza per Yuki è il desiderio di vendetta che muove ogni sua azione. Vendicare la morte dei suoi genitori, soprattutto della madre, morta in carcere mentre la dava alla luce, con l’unico obbiettivo di farne una shura, un demone della vendetta.

Il successo della serie fu immediato, anche grazie alla riduzione cinematografica, diretta da Toshiya Fujita e interprata da Meiko Kaji, e generò decine di imitazioni – un filone di donne vendicative e assassine – che influenzò notevolmente Quentin Tarantino durante la lavorazione di Kill Bill. Infatti, la fama del gekiga di Koike e Kamimura è legato soprattutto all’influenza esercitata sul cineasta americano. In realtà, al di là di tutto ciò, Lady Snowblood è un’opera che brilla di luce propria, anche e soprattutto grazie alle matite di Kamimura.

Nei suoi 3 volumi, Koike intreccia diversi registri, alternando il presente e il passato, facendo emergere dal silenzio della protagonista le vicende che hanno determinato la lunga spirale di violenza in cui è precipitata, ma intrecciando a queste un’aspra critica sociale e politica. Gli spunti di critica derivano essenzialmente dalla convivenza forzata tra la cultura occidentale e quella nipponica. Le reazioni nazionalistiche e il clima di confusione morale, derivante da un’immotivata corsa verso l’occidentalizzazione sono il fulcro su cui Koike costruisce le trame, colme di truculenza, erotismo e nichilismo. Il ritmo drammatico è sostenuto con forza dal tratto raffinato e cinematico di Kamimura, che opta per soluzione che strizzano l’occhio al cinema, ma senza dimenticare l’iconografia classica. Il corpo della protagonista è sempre esposto, ma senza cadere nel bieco vouyerismo. Kamira conversa una raffinata forza anche quando si sfiora gli eccessi erotici e si mostrano rapporti saffici e sado-maso.

Il genio di Kamimura è nel sapiente uso dei registri: gli scontri veloci e l’azione drammatica vengono alternati con lunghe sequenze silenziose e poetiche, piene di carica simbolica. Basterebbe la lunga sequenza iniziale dell’undicesimo capitolo: la marcia silenziosa lungo i binari alla ricerca del maestro Gaikotsu è forse tra i momenti migliori. La costruzione della tavola si verticalizza assecondando la fuga infinita della prospettiva. Ma, ogni capitolo è costellato di soluzioni di indubbio fascino e sagacia.

Il merito di aver pubblicato in Italia, quest’importante lavoro di Koike va a J-Pop, che hanno confezionato un’edizione curata da Paolo La Marca, professore di lingua giapponese presso la facoltà di Lingue e Letteratura straniere dell’Università di Catania e la Scuola superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria, le cui note e approfondimenti permettono di cogliere i diversi riferimenti alla storia e alla tradizione dell’epoca Meiji.

In Conclusione.

Considero Lady Snowblood un ottimo manga: ha una trama coinvolgente e appassionante e una protagonista così affascinante da ammaliare il lettore, che subito si schiererà dalla sua parte senza alcun ripensamento. La collocazione storica rende il manga un affresco impietoso della società; interessantissimi e indispensabili sono quindi le note e i ricchi approfondimenti a fine volume che J-Pop offre nella sua edizione davvero ben curata.

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Alla prossima.🖖

Pubblicato da nonsolomanga

Sono Claudia, sono una lettrice accanita sin dalla tenera età. Con il tempo ho ampliato l'amore per i libri a quello per i manga nonché anime. Ma sono anche una grande appassionata di film e telefilm e collezionista.

2 Risposte a “Lady Snowblood di Kazuo Koike e Kazuo Kamimura. Recensione”

  1. Io non so da dove iniziare, innanzitutto entrambi gli autori sono di una bravura mostruosa, questo manga uscì tra l’altro nello stesso anno di Devilman del grandissimo Go-Nagai, potremo dire che è grazie a lui, a Kazuo Koike e Kazuo Kamimura se oggi possiamo leggere manga, come Berserk e simili, loro hanno dato il via a tutta una serie di idee innovative per quello che possiamo considerare l’intero panorama del fumetto, dell’animazione e del cinema, tanto da influenzare registi del calibro di Tarantino, tutta una sorta di idee e generi letterari anche in scrittori europei, negli anni 70′ del Sol Levante non esiste più l’eroe dall’animo nobile e puro come il cavaliere senza macchia e senza paura, un classico europeo, ma ecco che fanno la loro comparsa gli antieroi e antieroine, donne che non si fanno scrupoli a divenire letali assassine dopo una vita di soprusi, oppure che non si tirano indietro offendo il proprio corpo ad un demone per salvare l’umanità, in entrambi i casi molti dei soggetti che incontreremo durante la lettura cadranno come formiche, tanto da rimpiangere Martin e i suoi morti illustri ne ‘Il trono di spade’, lo scopo di questi capolavori era stupire, meravigliare e in un certo senso cambiare il mondo ed è quello che hanno fatto poichè sempre di più sono coloro che hanno scelto questa figur dell’antieroe per creare personaggi interessanti, a volte credibili e con un notevole successo, oggi ci vorrebbero di nuovo loro o magari qualche loro discepolo per risollevare un mercato saturo, ma che sempre meno spesso, offre letture altrettanto piacevoli e colte, bellissima recensione non vedo l’ora di prenderlo anche io, so che non ho parlato dei loro disegni ma è ovvio che li adoro.

  2. Ottima recensione. Non conoscevo questo manga ma gli autori si e sono davvero bravi! Grazie per il consiglio

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