DEATH NOTE: LIGHT UP THE NEW WORLD (Film)

Ciao a tutti.

Anche se non ho ancora ricevuto il libro Death Note Illumina il nuovo mondo (che sto aspettando con grande trepidazione) oggi voglio parlarvi del film DEATH NOTE: LIGHT UP THE NEW WORLD

Scheda. Death Note: Light up the New World

Trama Death Note: Light up the New World

Anno 2016: la società contemporanea, altamente informatizzata, è minacciata dal cyber-terrorismo. Emergono nuove figure carismatiche, che hanno ereditato il DNA di Light (interpretato nelle precedenti pellicole da Tatsuya Fujiwara) e di L (il cui ruolo fu allora rivestito da Ken’ichi Matsuyama). Gli eredi dei due geni si sfideranno attorno ad un nuovo Death Note. Un elemento cruciale della nuova trama sarà la “Six-Note Rule”: fino a sei Death Note possono coesistere nel mondo umano. Di conseguenza, sulla Terra possono coabitare sei Shinigami.

Il film è stato presentato in anteprima in Giappone il 29 ottobre 2016. Molti degli attori dei film precedenti sono tornati per riprendere i loro ruoli, ma la storia principale si concentra su tre nuovi personaggi principali.

Personaggi

Opinione Personale:

Il regista Shinsuke Sato riporta Death Note nelle sale cinematografiche giapponesi. A differenza delle prime pellicole, la storia è completamente originale e gli autori del manga, Takeshi Obata e Tsugumi Oba, non sono stati coinvolti nel nuovo progetto.

Una storia che non regge.

La storia si differenzia da subito da quella del manga di Death Note: un quaderno della morte, L e Kira.

In questo caso, però, i quaderni della morte sono sì sei ma i loro possessori hanno durata breve: una scelta molto discutibile che semplifica di molto una trama che si complica in ogni caso col passare dei minuti. Non è facile gestire un’infinità di personaggi come quelli introdotti in Death Note: Light Up the New World, e questo si manifesta sin dall’inizio della visione. Nel giro di mezz’ora vengono inseriti quattro personaggi chiave, tre shinigami e varie storie parallele che portano al nulla più assoluto.

Per quanto l’idea dei sei quaderni è intrigante, soprattutto l’inserimento di questa nuova regola che riguarda un numero massimo di quaderni presenti nel mondo degli umani, eppure molte cose non funzionano.

È inevitabile fare un paragone col materiale originale. Se si mette a confronto la gestione dei tempi, i personaggi e gli eventi del manga originale con Death Note:Light Up the New World, non c’è ovviamente paragone.

Personaggi:

Questi sono: stereotipati e poco incisivi. Sosuke Ikematsu, nel ruolo di Ryuzaki, si limita a fare il verso al L che conoscevamo, la sua personalità non emerge mai e quindi sembra di essere davanti a una copia (brutta) dell’originale. Anche il resto dei personaggi non ha alcuna profondità e da spettatori non ci si affeziona a nessun personaggio.

Voglio sottolineare il fatto che non é il fatto che ci siano dei nuovi personaggi al posto di quelli che già conoscevamo ad infastidirmi (era inevitabile visto che si svolge a 10 anni di distanza dalla morte dei protagonisti) ma il fatto che nessuno di essi sia realmente approfondito lasciando il tutto ad un livello troppo superficiale.

Il film:

Il ritmo di tutta la vicenda è decisamente sbilanciato verso una parte dialogata che, per quanto nel vecchio Death Note sia fondamentale, in questo non lo è. Tutto si apre con una scena d’azione, in mezzo tante e (anche troppe) chiacchiere, e poi di nuovo venti minuti adrenalinici che, purtroppo, non riescono a risollevare completamente le sorti del film.

Senza citare alcune idee molto, (ma veramente tanto) trash di cui non parleremo per non farvi spoiler ma appena le vedrete (o se lo avete visto sapete di cosa parlo), vi faranno pensare subito a una scelta da cinema di serie B.
In questo marasma di lati negativi, vogliamo citarne due molto positivi: CGI e fotografia. In confronto alla CGI usata nei primi due film, e in quello Netflix, qui non c’è paragone. Ryuk e gli altri shinigami sembrano quasi persone vere. Il budget riservato a questo aspetto è stato elevatissimo e i netti miglioramenti si vedono. Lo stesso vale per la fotografia pulita e, a tratti, quasi da film di fascia alta.

In Conclusione:

Death Note:Light Up the New World é un film semplicemente trash che non arriva alla vetta del trash semplicemente perché saldo al primo posto c’é quello di Netflix ma lui guadagna una meritata seconda posizione. Io ovviamente ho il dvd, ma io non faccio testo perché se un giorno uscirebbero i fazzoletti per il naso di Death Note sicuramente comprerei anche quelli.

Se volete vederlo per curiosità o per i gusto di guardare un Thriller leggero (come un velo di cipolla) e spegnare il cervello (che si dissocerà spontaneamente dal vostro corpo) guardatelo.

Voi l’avete visto? cosa ne pensate? Io onestamente spero che il Romanzo sia meglio? scrivetemelo qui sotto o sulla mia pagina facebook.

Se volete leggere la recensione di qualche Altro articolo riguardante il mondo di Death Note:

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Alla prossima 🖖